Anno | 2006 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Regia di | Tonino Zangardi, Marco Costa |
Attori | Anna Maria Barbera, Andrea Tidona, Lorenzo Balducci, Marina Limosani, Elena Bouryka Laura Pestellini, Giovanni Pellegrino, Lucianna De Falco, Federico Rosati, Franca Abategiovanni. |
Uscita | venerdì 17 novembre 2006 |
MYmonetro | 2,03 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 4 dicembre 2017
Una famiglia calabrese si trasferisce a Roma per aprire un ristorante. La vita in città porta molti cambiamenti. E tra i figli smaniosi di libertà e il padre conservatore sono battibecchi continui. In Italia al Box Office Ma l'amore...sì ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 514 mila euro e 271 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Diamante, campagna calabrese. Percepita una grossa eredità dal padre, Alfredo Jorio (Andrea Tidona) decide di trasferirsi a Roma per aprire un ristorante di specialità calabresi. La famiglia ha reazioni differenti: la moglie Annuccia (Anna Maria Barbera), assediata dalla corte del dottor Porfirio (Alessandro Haber), medico del paese, è favorevole al cambiamento; il figlio Carmelo non vede l'ora di lavorare nella moda come il cugino; la figlia Angelina, timida studentessa universitaria, è al tempo stesso allettata e timorosa. La nuova vita porterà i genitori al benessere economico (il ristorante si rivela un successo) e i figli all'emancipazione sentimentale. Alla saggia Annuccia il compito di mediare tra le nuove esigenze dei figli e la mentalità conservatrice del marito.
Tonino Zangardi e Marco Costa vorrebbero fare una commedia sentimentale che sia un po' pochade e un po' satira dei conflitti culturali tra generazioni. Ma la sceneggiatura nasce già datata, e stereotipi come la dicotomia campagna-città, le tentazioni della metropoli, il pater familias geloso della figlia femmina e ossessionato dalla scarsa virilità del figlio maschio non vengono rielaborati originalmente e non suscitano mai ilarità. La regia, che ricorda Uomini e donne di Maria De Filippi, si affida alla verve dei personaggi. Ma caratteristi di vaglia come Tidona e Haber non bastano a sollevare il risultato dalla mediocrità e le storpiature verbali della Barbera non producono gli effetti esilaranti di Eccezzziunale veramente. Capitolo secondo... me (ma lì Sconsolata poteva duettare con Abatantuono...). A tutto ciò si aggiunga una grevità sempre imbarazzante e mai liberatoria, che tocca l'apice nel commento di Annuccia quando sorprende a letto con una ragazza il figlio in odor di omosessualità: "Una rondine non fa primavera, speriamo una passera...". Vero, una rondine non fa primavera: speriamo che il prossimo film di Zangardi & Costa sia un po' meglio.
E' passato in tv sulla Rai qualche mese fa. Fa molto ridere e commuove anche, certo però Sconsolata fa sempre un po' troppi giochi di parole, comunque la biondina coi denti da vampiro è un must come la scena delle tette dello Svedese all'Ikea. Da riscoprire..
C'è un film italiano, Ma l'amore ...sì in uscita a giorni con 150 copie (una cifra di tutt rispetto, per una produzione a basso budget), che riassume in sé ciò che c'è di buono e di cattivo nel cinema italiano contemporaneo. Come su un'immaginaria lavagna di scuola è infatti possibile elencare, uno dietro l'altro, i suoi pregi e i suoi difetti. E proprio questo faremo.