Titolo originale | Ginger Snaps Back - The Beginning |
Anno | 2004 |
Genere | Horror |
Produzione | Canada |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Grant Harvey |
Attori | Katharine Isabelle, Emily Perkins, Nathaniel Arcand, Jr Bourne, Hugh Dillon . |
Uscita | venerdì 22 luglio 2005 |
MYmonetro | 2,48 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 giugno 2014
Una profezia da decifrare, prima che le mutazioni provocate dal morso di un lupo mannaro diventino irreversibili. In Italia al Box Office Licantropia ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 739 mila euro e 179 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Dopo Licantropia Evolution del 2000 e Licantropia Apocalypse del 2004, arriva nelle sale il terzo episodio della serie, una sorta di prequel che cerca di spiegare le origini della storia delle due sorelle affette da licantropia.
Nel 1815, due ragazze, Ginger e Brigitte, percorrono a cavallo le pianure del Canada finendo in un accampamento indiano disabitato, dove una vecchia indiana trasmette loro una strana profezia: "Dovete uccidere il ragazzo, altrimenti una di voi finirà per uccidere l'altra". Le due ragazze trovano rifugio a Fort Bailey, un posto isolato dove la gente è terrorizzata da bestie mostruose che periodicamente assediano il forte. La tensione raggiunge il culmine quando Ginger, ferita da un giovane che scoprirà poi essere un lupo mannaro, incomincia a subire a sua volta strane mutazioni.
Nonostante alcuni spunti interessanti, come le sequenze oniriche, un'ambientazione dark e notturna che in qualche modo contribuisce a tenere alta la tensione, il tema della licantropia al femminile vista come percorso di crescita verso l'età adulta, il film non riesce a decollare: l'impressione che se ne ricava è quella di un tentativo mal riuscito di fondere le leggende europee sui lupi mannari, con quelle su wendigo, lo spirito dei boschi presente in numerose leggende di tribù indiane. Anche il finale sembra pensato esclusivamente allo scopo di dare a tutta la storia un inizio che, nonostante tutti gli sforzi intrapresi, non riesce ad essere credibile.
Film assolutamente non riuscito, salvo per qualche interpretazione discreta(il più convincente è Hugh Dillon , nel ruolo del pastore fanatico): la contaminatio tra leggende sul"Lupo mannaro-verwolf-werwolf-loup-garou-hombre-lobo"e leggende dei Nativi Americani non riesce, perché manca anche solo un minimo di conoscenza degli elementi costituenti.
Rispetto alle altre due pellicole delle sorelle dannate è decisamente meglio. Cm dice recensione e utenti atmosfere ad hoc, scenario di pregio e una buona interpretazione Isabelle-Perkins. Lo erano state in passato e sn cm semrpe capaci di trasmettere le giuste sensazioni di paura, sconforto, disperata volontà di sopravvivere nel bene e nel male. Ma i pregi si fermano qua.
Sará per la trama poco chiara, sará per i dialoghi e i ritmi che rendono le situazioni poco scorrevoli ma questo film proprio non decolla affatto. c'è una grande gamma di film dedicata ai licantropi superiori a questo.
2 stelle e mezzo per i buoni effetti e interpretazioni , purtroppo la storia è un po confusa , però carino
Solo gli appassionati del genere potranno gustare appieno questo film: anche se la distribuzione non lo annuncia, si tratta infatti di un prequel di Ginger Snaps (2000) di John Fawcett, horror canadese molto curioso ma quasi ignoto in Italia su due sorelle licantrope, che aveva già avuto un seguito l’anno scorso. Qui si narra delle due sorelle che, perdute in un bosco, vengono accolte in un fortino [...] Vai alla recensione »