Anno | 1994 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 133 minuti |
Regia di | Robert Redford |
Attori | David Paymer, John Turturro, Paul Scofield, Ralph Fiennes, Martin Scorsese, Elizabeth Wilson Bob Morrow, Hank Azaria, Christopher McDonald, Mira Sorvino, Griffin Dunne, George Martin, Calista Flockhart, Rob Morrow, Johann Carlo, Allan Rich, Paul Guilfoyle (II), Michael Mantell. |
Uscita | giovedì 16 febbraio 1995 |
Tag | Da vedere 1994 |
Distribuzione | Buena Vista International Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,68 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 settembre 2018
La vicenda e i nomi sono veri. Dal libro Remembering America di Richard Goodwin. Nel 1958 furoreggia il gioco televisivo Twenty One, il Lascia o raddoppia americano. L'eroe del momento è l'ebreo Herbert Stampel (Turturro), che sembra imbattibile. Il film ha ottenuto 4 candidature a Premi Oscar, 4 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a SAG Awards, Al Box Office Usa Quiz show ha incassato 24,3 milioni di dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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La vicenda e i nomi sono veri. Dal libro Remembering America di Richard Goodwin. Nel 1958 furoreggia il gioco televisivo Twenty One, il Lascia o raddoppia americano. L'eroe del momento è l'ebreo Herbert Stampel (Turturro), che sembra imbattibile. I vari responsabili del network, la NBC, ritengono sia arrivato il momento di sostituire il protagonista con un altro, bello, ricco e famoso: si tratta infatti di Charles Van Doren (Fiennes), professore della leggendaria Columbia University, nella cui famiglia ci sono docenti e poeti illustri e un paio di premi Pulitzer.
La produzione e lo sponsor (un colosso farmaceutico) sono d'accordo nel truccare il gioco. Van Doren in sostanza conosce prima domande e risposte e per molte settimane diventa "popolare come Elvis". Ma il perdente non si rassegna e denuncia a destra e a manca. Finché interviene il detective governativo Richard Goodwin (l'autore del libro, interpretato da Morrow). Costui, zelantissimo, scopre tutto. Ma Van Doren è un personaggio talmente affascinante che lo stesso detective vorrebbe salvarlo. Charles, che aveva accettato la situazione non certo di buon grado, non riesce ad essere disonesto a oltranza, così rende una commovente confessione davanti al Gran Giurì.
Film diretto e pulito, con grandi contenuti dettati da esempi efficaci e non da pronunciamenti astratti. La didascalia è: "Il giorno in cui l'America perse l'innocenza". È l'ennesimo attacco del cinema alla televisione, strumento mistificatore. Durante il processo il detective cerca di mettere alle corde il sistema network-sponsor, ma un dirigente assume la responsabilità in prima persona, salvando la televisione. E Goodwin ammette: "Volevamo incastrare la tivù e invece la tivù ha incastrato noi". L'imbroglio c'è stato ma che imbroglio era se il pubblico era contento, il concorrente felice, il network aveva grande audience e lo sponsor enormi vendite? Chi era il danneggiato?
Film verità sulla storia delle truffe avvenute intorno a "21", gioco a premi americano che ha ispirato"lascia o raddoppia". Il campione in carica, ritenuto poco telegenico dallo sponson del programma, viene invitato a sbagliare una facile risposta: c'è già pronto un ragazzo di buona famiglia e di bell'aspetto per sostituirlo.
Grazie alla sceneggiatura di Paul Attanasio, Robert Redford traspone il libro di Richard N. Goodwin che tratta di uno scandalo che sconvolse l'America nel 1958: un gioco a premi, Tweenty-One, seguito da milioni di spettatori al giorno, era truccato appannaggio degli interessi dello sponsor e degli indici di ascolto. Lo scandalo coinvolse un professore universitario, figlio di uno stimato docente [...] Vai alla recensione »
USA fine anni '50. Lo show di punta della NBC "Twenty one" finisce sotto accusa perchè i manager del programma paiono fornire le risposte ai campioni facendoli vincere o perdere a seconda del gradimento del pubblico. Su segnalazione di un ex campione, geloso per le vittorie del rivale, un membro della sottocommissione del Congresso si metterà ad indagare.
storie direi del classico sistema cultural economico esportato poi in mezzo mondo, dove se fai i dollari sei gisas... per dirla in italiano, un semidio, non importano merito e bravura, ovvio..., però a questo punto non parliamo più neanche di queste cose, possiamo andare oltre e parlare di diritti, della legge, della sanità, per le cui credenze straniere, religioni di qualsiasi [...] Vai alla recensione »
Non condivido la recensione del Morandini, decisamente superficiale e che non tiene conto dell'atmosfera generale e della elevata qualità del film. Ottimo lavoro, eccellente direi, quello di Robert Redford. Si parla continuamente dei film di Clint Eastwood, assorto a guru della regia cinematografica, ma i film di Robert Redford hanno sovente uno spessore e una classe che i film di Eastwood [...] Vai alla recensione »
Decennale storiella paesino, e spettacolo, con il loro dado truccato e le stesse facce sia di dado che a lanciare perfino 7 mila volte dopo a farci caso cui segue la raccolta di danaro in stile colletta per regalare al solito (s)fortunato per il suo combattimento, di pseudohumor e per il prossimo, non conduttore, perchè partecipante del baraccone in stile sordomutismo disabilitante generale [...] Vai alla recensione »
"Quiz Show"(Robert Redford, dal libro di Richard N.Goodwin realmente ispettore del Congresso nella vicenda "Remembering America", sceneggiatura di Paul Attanasio, 1994)ci parla di un ebreo americano campione al quiz"Twenty--One", famoso negli States degli anni 1950, che improvvisamente diviene "meno popolare"con un calo degli ascolti, per cui il testimone [...] Vai alla recensione »
il vs comportamento è preorganizzato, in television mode, quello è ciò che sembra dire il film; e questo grande meccanismo truffaldino smisurato, (in cui sembrano negli utlimi anni esserci nati qualsiasi figura, anche quelli che annunziavano la rete fungesse da grande rinnovamento, in televisione, con figure dinosauriche antecedenti il cavalierismo, ecc tipo mezzi busti... [...] Vai alla recensione »
Volti rapiti, occhi desideranti: al termine di Quiz Show la macchina da presa indugia sugli uomini e sulle donne che affollano una platea televisiva. Viene da concluderne che quegli uomini e quelle donne siano ipnotizzati, e che in questa ipnosi sia consistito il mutamento dell'immaginario d'America (e d'Europa) negli anni Cinquanta, quando all'innocenza cinematografica cominciò a sostituirsi la menzogna [...] Vai alla recensione »
Si parla di te: così sembra dirci a ogni momento il piccolo schermo sempre acceso della TV. Persone come noi formano il pubblico che applaude a comando in sala, e siamo proprio noi a ridere e piangere - sempre a comando - nella privacy violata delle nostre case. Sempre noi partecipiamo - si direbbe contenti e senza significative reazioni di rigetto - al grande imbroglio quotidiano, fatto di lacrime [...] Vai alla recensione »