Titolo originale | The Southerner |
Anno | 1945 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Jean Renoir |
Attori | J. Carrol Naish, Zachary Scott, Beulah Bondi, Betty Field, Dorothy Granger . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,52 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 27 maggio 2010
Protagonista è un contadino che si rompe la schiena a lavorare con la famiglia nel suo campicello. Niente sembra piegarlo: né le piogge torrenziali, né la siccità, neppure le carestie e le disgrazie familiari. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Il piantatore di cotone Sam Tucker (Zachary Scott) con la sua famiglia si trasferisce nel Sud degli Stati Uniti, decidendo di mettersi in proprio e cercando di trasformare una terra ostile in una fertile piantagione. Nonostante numerose avversità naturali (piogge torrenziali, carestie) e l'odio di un vicino, con tenacia riuscirà a portare a termine la sua opera sino all'arrivo di un tremendo ciclone. Ma grazie alla sua caparbietà e alla solidarietà di alcuni vicini inizialmente diffidenti, Sam riprenderà di nuovo il suo duro lavoro convinto che alla fine la terrà lo ripagherà dei suoi immani sforzi. Ritenuto il miglior film del breve periodo americano di Jean Renoir, da molti critici avvicinato al cinema di Robert Flaherty, L'uomo del Sud - che si avvale del contributo alla sceneggiatura di William Faulkner e come aiuto regista dell'allora ventottenne Robert Aldrich - si aggiudicò nel 1946 un premio alla Mostra di Venezia, pur uscendo in Europa solo nel 1950. In questo film Renoir introduce il dirompente conflitto tra uomo e natura - "quasi vi si sente l'odore della terra smossa dall'aratro, battuta dalla pioggia o riscaldata dal sole" - ma non è solo la natura il grande ostacolo da rimuovere, anche i difficili rapporti umani giocano un ruolo determinante nella vicenda.
Il grande regista francese Jean Renoir per la sua terza opera statunitense sceglie una storia edificante che può essere vista come un’apologia della vita onesta e del duro lavoro. Si tratta di tematiche molto presenti nella filmografia del maestro d’oltralpe, che qui è bravissimo ad esaltarle nel contesto della realtà rurale americana, anch’essa da sempre ispirata [...] Vai alla recensione »
America, inizio '900. Sam Tucker è un contadino che riceve da un uomo una terra da coltivare per conto suo nel sud degli Stati Uniti. Accetta con entusiasmo e parte con la famiglia, ma ben presto si accorge che la terra va sistemata e la casa è una catapecchia. Affronta molte vicissitudini, aggravate anche dall'ostilità di un vicino geloso.
Jean Renoir è stato un regista più importante per la storia del cinema di quanto sia stato suo padre come pittore per la storia della pittura ... Suo padre non era un genio. Questo si evince palesemente dalla sua mancanza di innovazione formale. Se invece può esistere del genio nel cinema dopo l'inventore del cinema stesso Jean Renoir andrebbe probabilmente [...] Vai alla recensione »
Un regista europeo di valore, costretto o inviato a lavorare in America, che cosa sopratutto teme di quel cinema, e di quella difficile morgana che si chiama Hollywood? Il super-tecnicismo, la standardizzazione, l'ossequio a certe formule, imposte da cortesi ma inflessibili consigli d'amministrazione e di produzione. Jean Renoir, un artista che amiamo, ha avuto anche lui, laggiù, le sue delusioni, [...] Vai alla recensione »