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Orsodimondo's Reviews > Dracula

Dracula by Bram Stoker
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bookshelves: irlandese, horror, gotico

NOSFERATU


”Nosferatu” di Murnau non è stato il primo adattamento, ma è stato il primo a lasciare un segno indelebile. Capolavoro del muto e dell’espressionismo tedesco. Murnau dovette modificare il titolo, i nomi dei personaggi (il Conte Dracula diventa il Conte Orlok, interpretato da Max Schreck) e i luoghi (da Londra a Wisborg) per problemi legati ai diritti legali dell'opera. Il regista fu comunque denunciato dagli eredi di Stoker; perse la causa per violazione del diritto d'autore e venne condannato a distruggere tutte le copie della pellicola. Tuttavia una copia "clandestina" fu salvata dallo stesso Murnau, e il film è potuto sopravvivere e arrivare ai giorni nostri. La Prana-Film G.m.b.H., casa di produzione del film, fu costretta a dichiarare bancarotta in seguito alla causa con gli eredi di Stoker, in quanto fu obbligata a pagare il contenzioso sui diritti d'autore. Si è ipotizzato poi che dietro lo pseudonimo di Max Schreck ("massimo orrore" in tedesco) si celasse lo stesso Murnau, pesantemente truccato per interpretare il personaggio.

Uno dei romanzi gotici per eccellenza pubblicato (1897) quando il genere aveva già dato il meglio di sé, almeno in termini di quantità.

Lettura tardiva questa mia. Anche se ho avuto la lunga netta sensazione che si trattasse di rilettura: il riconoscimento, la sensazione “io da qui sono già passato”, mi ha accompagnato dalla prima all’ultima delle quasi cinquecento pagine.
Ma forse s’è trattato di immagini dedotte dai tanti film visti, chissà.


Splendido anche il remake di Werner Herzog del 1979. Indimenticabile Kinski ma ancora di più Isabelle Adjani. Werner Herzog appare nella scena dello sdoganamento delle bare di Nosferatu: è sua la mano del doganiere che ispeziona la terra nelle bare infestate dai topi. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Herzog nel commento al film, contenuto nel DVD, nessun altro della troupe aveva il coraggio di toccare i topi.

Il vampiro viene da lontano. E visto che è pressoché immortale, va lontano: sull’argomento consiglio fortemente lo studio di Tommaso Braccini, ricco documentato divertente e appassionante, che dimostra come prima del 1897, nascita di Dracula, i vampiri, prima ancora che pericolosi, fossero mostruosi, schifosi, perfino puzzolenti (fiato incluso), figure relegate al folklore popolare.
Con Dracula – e mai nome fu più azzeccato e più memorabile – nasce il vampiro bel tenebroso, raffinato e aristocratico. Nasce l’evidente collegamento erotico tra vampiro che morde e succhia e bella fanciulla dalla carne tenera e la pelle immacolata: il vampiro entra solo se invitato, varca la soglia solo se desiderato. È la preda, prima ancora del predatore, a reclamare il piacere della caccia, non viceversa.


Bela Lugosi è Dracula nell’omonimo film del 1931 diretto da Tod Browning, forse l’adattamento più celebre. Da critici e appassionati di cinema, l'interpretazione di Bela Lugosi del personaggio è considerata quella l'interpretazione "definitiva" di Dracula. A causa della sua magnetica performance, Dracula divenne il ruolo caratteristico di Bela Lugosi, e rese il "suo" Dracula un'icona culturale, e l'attore stesso una leggenda del ciclo horror della Universal Pictures. Tuttavia, il ruolo di Dracula si sarebbe rivelato per Lugosi sia una benedizione sia una maledizione: nonostante il suo trascorso di interprete teatrale di successo in vari ruoli, dal momento che Lugosi indossò il mantello del vampiro, nonostante i suoi tentativi contrari, rimase per sempre "imprigionato" nel ruolo del conte Dracula. Lugosi venne sepolto, con indosso il mantello di Dracula, all'Holy Cross Cemetery di Culver City, in California. Contrariamente a quanto comunemente si crede, l'attore non lasciò mai alcuna disposizione per essere sepolto con il mantello; il figlio Bela G. Lugosi ha confermato in numerose occasioni che lui e sua madre, Lillian, presero la decisione poiché ritenevano che questa sarebbe stata la volontà del defunto.

Dracula è apparso quando il cinema muoveva i primi passi. E si è subito dimostrato fonte preziosa per lo schermo: già all’epoca del muto, indimenticabile e insuperabile il Nosferatu di Murnau.
L’erotismo del vampiro è evidente nell’esilarante film di Polansky Dance of the Vampires, probabilmente più noto come The Fearless Vampire Killers, da noi diventato Per favore non mordermi sul collo (1967), dove, un anno prima d’essere ammazzata, Sharon Tate dispiegava tutto il suo fascino femminile. E dove il vampiro, nella sua incarnazione più giovane, assumeva anche erotismo omosessuale.
Il collegamento è diventato ancora più palese nella trasposizione cinematografica di Francis Ford Coppola, dove Dracula/Gary Oldman diventa oscuro oggetto di desiderio, somministratore di piacere prima ancora che immortalità.


Altri celebri vampiri dello schermo: Tom Cruise e Brad Pitt in “Intervista col vampiro” di Neil Jordan (1994) tratto da un romanzo di Anne Rice.

Le tre donne avevano tutte denti bianchissimi, che splendevano come perle nel contrasto con il rosso rubino delle loro labbra voluttuose. C’era qualcosa in esse che mi metteva a disagio, qualcosa che era molto attraente e contemporaneamente terribilmente spaventoso. In cuor mio provavo un peccaminoso e bruciante desiderio che esse mi baciassero con quelle labbra rosse
Ma si sa che le rosse labbra voluttuose che incastonano denti bianchissimi sono più interessate al collo che alle labbra. Il collo è la fonte del piacere che cercano.


Altri celebri vampiri dello schermo: il mio amatissimo Bill Nighy nella saga cinematografica “Underworld”.

Poi, certo, il vampiro è la parte nascosta di ciascuno di noi, il nostro Mr Hyde: per quale altro motivo lo specchio non riflette la presenza del vampiro se non perché il vampiro è dentro di noi, non fuori?
Poi, ancora, il conte Dracula viene dalla Transilvania, il confine tra l’est e l’ovest europeo. Ma, forzando la mano, anche la porta verso l’Oriente tout court. E quindi la tenacia e persistenza con la quale Dracula vuole acquartierarsi a Londra testimonia quanto l’Oriente abbia voglia di invadere l’Occidente, bene o male, allora come oggi, ritenuto culla della vera civiltà (a fine Ottocento il Regno Unito era alla sua massima espansione, controllava quasi un quarto del globo).


Altri celebri vampiri dello schermo: Robert Pattinson è il vampiro nella saga cinematografica “Twilight” adattata dalla serie di romanzi di Stephanie Meyer.

Attraverso il diario di viaggio di Jonathan, il carteggio Mina-Lucy, lettere varie, diari, articoli di giornale (di lunghezza improbabile a meno che il quotidiano fosse a tema unico), promemoria, referti medici, telegrammi, registrazioni fonografiche, appunti stenografici, giornali di bordo (cioè di navigazione, scritti alquanto improbabilmente da persona in procinto di essere uccisa): cambiano i narratori, il testimone non viene mai passato a Dracula, ma la storia raccontata è proprio la sua.


Altri celebri vampiri dello schermo: Wesley Snipes nella saga “Blade” tratta dalla serie di fumetti Marvel. Blade è mezzo vampiro, figlio di vampiro e di un’umana: in casa Bonelli lo chiamerebbero Dampyr, il miglior cacciatore di vampiri, il peggior nemico dei vampiri.

Sono numerosi i passaggi che trovo indimenticabili: Dracula che scivola lungo i muri esterni del castello come una veloce “lumaca”; la nave che entra nel porto (di Whitby) governata dal capitano morto che si è legato al timone (quasi novello cristo); Lucy, la prima vittima descritta, è donna, bianca, giovane, e affetta da sonnambulismo, anche lei come il vampiro di notte si trasforma; la lunga lenta trasformazione da umana a vampira, non-morta; l’incontro tra la coppia sposata innamoratissima, lei ormai vampiro; come si elimina un vampiro (paletto piantato nel cuore, classico – con sorpresa, anche testa tagliata e bocca riempita d’aglio)…


Gary Oldman è il Dracula di Coppola qui nella versione agée.

Tra gli aspetti, invece, che ho trovato funzionare meno metterei un’eccessiva lunghezza non indispensabile; una tendenza alla ripetizione o ad allungare i tempi; l’eccessiva enfasi specie se il racconto procede per diario o carteggio.
Ma su tutti, l’assurdo modo di parlare inglese del professor Van Helsing che affatica la lettura e rimane alquanto incomprensibile, sia perché l’uomo è dotto e con grande scibile, sia perché notoriamente gli olandesi parlano l’inglese magari con accento, ma senza errori. Ho pensato molto e spesso a Truman Capote nei panni di Lionel Twain in Murder By Death – Invito a cena con delitto che corregge Peter Sellers nei panni del detective cinese Wang ricordandogli l’uso degli articoli e delle preposizioni articolate.
https://www.youtube.com/watch?v=znS3g...
Tutta la “questione olandese” lascia perplesso: sia l’aspetto linguistico che quello geografico (il prof viaggia tra Amsterdam e Londra o altri luoghi inglesi andata e ritorno in 24 ore, alquanto improbabile – come incomprensibile rimangono i motivi che lo spingono a così frequenti ritorni a casa).


Ma se Gary Dracula Oldman beve sangue fresco appare così bel tenebroso. Nonostante Francis Ford abbia intitolato il suo film Dracula’s Bram Stoker, si prende molte libertà rispetto al romanzo: non per niente, sostanzialmente il film di Coppola è una sontuosa magnifica storia d’amore che attraversa oceani di tempo.

Come posso – come potrebbe chiunque – descrivere quella strana scena, la sua solennità, la sua tetraggine, la sua tristezza, il suo orrore e, insieme a tutto questo, la sua dolcezza?


Ma se lo attaccano e lo fanno arrabbiare il bel tenebroso diventa così.


Si è cimentato anche Andy Warhol, anche se il titolo originale non è “Andy Warhol’s Dracula”, ma “Blood for Dracula”, e la regia affidata al fido Paul Morrissey, e in scena c’è il fido Joe Dallesandro. La storia è ambientata in Italia, compare anche Vittorio De Sica, e la distribuzione italiana partorì il geniale titolo di “Dracula cercò sangue di vergine… e morì di sete!!!”.
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Reading Progress

Started Reading
March 22, 2023 – Shelved
March 22, 2023 – Shelved as: irlandese
March 22, 2023 – Shelved as: horror
March 22, 2023 – Shelved as: gotico
March 22, 2023 – Finished Reading

Comments Showing 1-7 of 7 (7 new)

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message 1: by Emilio (new)

Emilio Berra Interessante, Orso, la tua recensione.
Su questo libro avevo qualche pregiudizio. Quando l'ho letto è stata una gradevolissima sorpresa. L'ho trovato molto ben scritto, assai suggestivo.
Ho visto alcuni film ispirati a esso : ho apprezzato molto quello di Herzog ; ho invece trovato ridicolo quello americano (di Coppola?).
Ma il libro è comunque migliore (fatti ovviamente i 'distinguo' derivanti da ambiti artistici diversi).


message 2: by Orsodimondo (last edited 23 mar. 2023 13:13) (new) - rated it 4 stars

Orsodimondo Emilio wrote: "Interessante, Orso, la tua recensione.
Su questo libro avevo qualche pregiudizio. Quando l'ho letto è stata una gradevolissima sorpresa. L'ho trovato molto ben scritto, assai suggestivo.
Ho visto ..."


Caro Emilio, devo dissentire su un paio di punti. Anche a me il libro è piaciuto molto, ma molto ben scritto mi sembra un giudizio troppo generoso.
Mentre che l'adattamento firmato da Coppola sia ridicolo mi pare un giudizio tutto al contrario. Ho rivisto il film di Coppola mentre terminavo di leggere il romanzo, e oltre a trovarlo bellissimo, oserei dire un capolavoro, m'è parso quello che, con tutte le libertà, cogliesse maggiormente l'anima del libro. Un film davvero inusuale per FFC, ci ha abituato a ben altro. Ma, pur con le limitazioni tecniche dell'epoca (il film ha già quasi 30 anni), è incredibile quanto sia rimasto possente e per nulla datato.


message 3: by Emilio (new)

Emilio Berra Orsodimondo wrote: "Emilio wrote: "Interessante, Orso, la tua recensione.
Su questo libro avevo qualche pregiudizio. Quando l'ho letto è stata una gradevolissima sorpresa. L'ho trovato molto ben scritto, assai suggest..."


Mi sorge il dubbio che il film a cui mi riferisco non sia quello di Coppola ma di un altro regista americano, perché non ricordo nulla di "possente", anzi è pieno di tentativi di effetti speciali non esteticamente riusciti da un punto di vista cinematografico-artistico, pertanto 'ridicoli'.


message 4: by Hanneke (last edited 26 mar. 2023 12:10) (new) - rated it 5 stars

Hanneke Wonderful review, Orso! I so enjoyed to read it. And, yes, you are so right to note that Bela Lugosi was the ultimate personification of Dracula. But, really, as you mention, there are so many really terrific renditions of Dracula. ‘The Fearless Vampire Killers’ of Polanski was such a hilarious movie too! The novel is surprisingly interesting to read. I had not expected that!


Orsodimondo Hanneke wrote: "Wonderful review, Orso! I so enjoyed to read it. And, yes, you are so right to note that Bela Lugosi was the ultimate personification of Dracula. But, really, as you mention, there are so many real..."

Thanks!
You are right, Hanneke: the novel is surprisingly interesting, and I didn't expect it either.


Novella Semplici Adoro sia il Dracula di Coppola, che si è preso parecchie libertà rispetto al libro ma ha creato comunque un capolavoro (Gary Oldman poi è bravissimo); sia il romanzo di Bram Stoker; pur concordando con certi difetti, prima di tutto la prolissità e alcune inesattezze... ma bisogna ricordare che ha descritto con precisione la Transilvania senza esserci mai stato quando invece sembra di esserci... insomma, si è documentato per 6-7 anni sulla zona e la sua storia. Erano altri tempi, la verosimiglianza aveva altre regole. Per cui io lo considero uno dei miei romanzi preferiti pur riconoscendo che è lungo, logorroico a tratti e pieno di tirate religiose a volte fastidiose. Complimenti per la recensione come sempre anche cinematografica.


Orsodimondo Novella wrote: "Adoro sia il Dracula di Coppola, che si è preso parecchie libertà rispetto al libro ma ha creato comunque un capolavoro (Gary Oldman poi è bravissimo); sia il romanzo di Bram Stoker; pur concordand..."

Il romanzo è ben più che notevole, è davvero bello (con i problemi che ci siamo detti). Il film è magnifico. Sono comunque entrambe opere che riempiono, entusiasmano, smuovono, scatenano...


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