E' un filmetto di spie trasposto in un approssimativo contesto storico.
Come generalmente avviene nella cinematografia più pacchiana del mondo, quella statunitense, le ambientazioni e i costumi sono ben ricostruiti, ma la trama è farcita delle inverosimiglianze più puerili: dalle segretarie del ministero degli esteri che tornano a casa con documenti supersegreti nella borsetta (lo sapevate che le segretarie della Casa bianca e del Cremlino passeggiano per strada coi codici nucleari sotto braccio?) a un funzionario di livello mediobasso che viene lasciato solo alla presenza di Hitler (senza nemmeno essere stato perquisito!); dalle spie che sentono il bisogno di consegnare plichi ai vecchi amici anziché depositarli alle ambasciate, fino ai servizi segreti britannici che li prendono per buoni senza un lungo e complesso processo di verifica.
Uno stupidario che fa cascare le braccia a qualsiasi spettatore non dico dotato di cultura storica, ma semplicemente ragionante (lo so, ce ne son pochi e non fanno mercato).
Lasciam poi perdere la sottile diffamazione del nazionalsocialismo che sottende all'intero stupidario rendendolo anche servile e di cattivo gusto: quella è il pedaggio obbligatorio che devono pagare i registi se vogliono girare il film in regime demoplutocratico e israelocentrico.
Buono per addormentare il cervello e per cervelli addormentati.
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