Titolo originale | Chicago |
Anno | 2002 |
Genere | Musical |
Produzione | USA, Canada |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Rob Marshall |
Attori | Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, Richard Gere, Queen Latifah, Lucy Liu John C. Reilly, Christine Baranski. |
Tag | Da vedere 2002 |
MYmonetro | 3,65 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2018
Spesso gli Americani si innamorano di se stessi. E allora illustrano le loro attitudini migliori. Espongono il loro patrimonio più prezioso, che è il musical. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 2 Premi Oscar, 7 candidature e vinto 3 Golden Globes, 4 candidature e vinto 3 SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Chicago ha incassato 5,2 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Fine Anni Venti. A Chicago l'attricetta Roxie Hart sogna di diventare una star del musical come la nota e brava Velma Kelly. Entrambe vengono arrestate per due diversi omicidi e in carcere si sviluppa una rivalità destinata a trasformarsi in sodalizio. Infatti, dato che Velma gode di privilegi concessi dalla sorvegliante 'Mama' Morton, Roxie cerca a sua volta di darsi da fare giungendo addirittura a 'soffiarle' le attenzioni del suo avvocato, il seducente Bill Flynn.
Woody Allen qualche anno fa con quel piccolo capolavoro di amara leggerezza che è Tutti dicono I Love You e qualche tempo dopo Lars Von Trier con la Palma d'oro Dancer in the Dark ci hanno ricordato che il musical è l'apoteosi dell'inverosimiglianza. Ed è proprio per questo che riemerge (almeno al cinema) proprio nei periodi di maggiore incertezza sociale. Basti pensare ai capolavori realizzati nel periodo della Grande Depressione per rendersene conto.
Agli inizi del nuovo millennio, con i venti di guerra che vogliono trasformarsi in uragani cosa di meglio allora di questo film assolutamente fuori tempo e col lieto fine a prova di bomba (atomica)? Marshall dichiara di non amare i musical in cui l'azione si interrompe per lasciare spazio al canto quasi fosse un corpo estraneo. Costruisce così un continuo rinvio tra le situazioni 'reali' e quanto potrebbe avvenire sulla scena. I tre attori protagonisti se la cavano come meglio non si potrebbe e mostrano anche di divertirsi (Zellweger compresa che però non ci fa mancare la scena di pianto che per contratto è presente in ogni suo film). Alcuni numeri (vedi il primo di Gere, che rotola con noncuranza sui fondoschiena delle ballerine e accenna anche a uno strip-tease, e quello delle due star femminili in chiusura) sono da applauso a scena aperta.
Restano però una buona dose di maschilismo e una patina di old fashion che ci potevano essere evitati. Anche se, dopo Moulin Rouge, è obiettivamente difficile proporre qualcosa di veramente nuovo in materia. Tre stelle, una per ogni interprete protagonista.
Spesso gli Americani si innamorano di se stessi. E allora illustrano le loro attitudini migliori. Espongono il loro patrimonio più prezioso, che è il musical. Hollywood ha molto rimaneggiato, metabolizzato, contaminato, ma il musical lo ha proprio inventato. Trattasi dell’unica forma di spettacolo solo-e-tutta-americana. Di conseguenza, per l’occasione, Hollywood non si è lasciata sfuggire la possibilità del riconoscimento massimo. Quando il musical ha concorso, ha vinto. Da Un americano a Parigi, a Gigi, West Syde Story, My Fair Lady, Tutti insieme appassionatamente, Oliver. Dopo il “postmoderno” Moulin Rouge, “riconosciuto ma non del tutto” ecco un film di metallo robusto, di forte espressione e forte sostanza. Dopo l’età dell’oro del genere (infatti occorre tornare molto indietro per l’ Oscar) non è mai facile inventare qualcosa su quei piani, c’era riuscito Bob Fosse (All That Jazz), le altre erano state rivisitazioni o ispirazioni, anche se di grande livello, come Grease. Ma qui Rob Marshall, regista e coreografo, ha preso il toro per le corna. Ha trovato musiche e testi importanti, ha inventato balletti originali e irresistibili (quello dei burattini!), soprattutto ha scoperto due attrici straordinarie, anzi, di più. Diamo per (quasi) scontato che quasi tutte le donne del cinema americano sappiano recitare. Ma ballare e cantare come ballerine e cantanti professioniste è un’altra vicenda. Zellweger e Zeta-Jones portano quel valore aggiunto con talento strepitoso. Velma (Zeta Jones) e Roxie, sconosciute ma talentose, riescono a far parlare di sé uccidendo i mariti e grazie a un avvocato fantasioso e spregiudicato (Gere). La prigione, il processo, i tradimenti, le confessioni, i numeri e il successo. Ironia generale, musica che sempre attraversa travolgente. Tutti registri perfetti. Perfetti in chiave di musical che è, ribadiamo, chiave squisitamente americana e distrattamente italiana. Bravo, ma non come le donne, anche Gere. Delle 14 nomination molti diventeranno Oscar. E’ una scommessa.
Magico, entusiasmante e molto dark!!!! Mè rimasto in mente per tre anni, ed è stato il mio film preferito per quattro... Non si può descrivere, ma possiamo dire che il caro Rob ha fatto un buon lavoro. Le canzoni si fanno da sole (sopratutto perchè i protagoniosti stra-famosi hanno poca voce!), le coreografie sono ammalianti e vi avviso che rimmarete incantati davanti allo [...] Vai alla recensione »
di certo questo musical è il migliore del decennio,bellissimi i costumi,le correografie bravissimi richard gear,renèe zellweger e catherine zeta jones le canzoni sono molto belle,e un musical attuale e elegante.
La vicenda si svolge a Chicago , città degli Stati Uniti d'America, e si sofferma su una giovane donna apparentemente ingenua che agogna il successo in modo morboso , e ciò le ha garantito l' accesso in un carcere femminile ( ma per aver ucciso in unnimpeto di rabbia un soggetto disonesto che le ha detto che avrebbe potuto renderla una star , in realtà, lei [...] Vai alla recensione »
Non amo particolarmente i musical ma questo film lo rivedo sempre con grande piacere. La colonna sonora,i balli,la sceneggiatura sono di altissimo livello,come il cast. Spesso capita di criticare gli americani,aggiungo giustamente,per la loro magnificenza spropositata ed il gusto della megalomania nei film di azione,ma in questo tipo di produzioni sono i migliori.
attori bravissimi ( catherine zeta-jones nettamente superiore agli altri), mi sono piaciute molte le scenografie della Chicago degli anni 30 caratterizzata dal jazz e dagli omicidi. si è meritato tutti e sei gli oscar e avrei aggiunto l'oscar per la migliore regia!!!
Sarà già stato detto praticamente tutto su questo capolavoro di Marshall, e chi non lo critica dice la verità... è pazzesco, travolgente, guidato da una regia formidabile, con musiche fantastiche e balletti perfetti e perfettamente inseriti all'interno di una trama (l'unica cosa non "originale" del film) tanto inverosimile quanto affascinante. Senza dilungarsi inutilmente sugli elogi ai singoli attori [...] Vai alla recensione »
Chicago, 1929, la bruna Velma Kelly (Zeta-Jones) e la bionda Roxie Hart (Zellweger) sono incarcerante per omicidio. Aiutate da un avvocato donnaiolo (Gere) le due riescono ad essere assolte e quando escono di prigione ballano insieme Hot Honey Rag con un successo strepitoso. Scritto benissimo da Bill Condon (Oscar per Demoni e Dei) è l’esordio alla regia del ballerino e coreografo [...] Vai alla recensione »
Il film è stupendo. Bella la regia (Marshall è un grande!!), un cast con la C maiuscola (la Zeta-Jones la migliore in assoluto: davvero perfetta anche se il suo è un ruolo secondario), musiche coinvolgenti e coreografie fantastiche (il tango delle cinque assassine del carcere lascia davvero senza parole!)... Insomma un vero capolavoro!!! Lo consiglio vivamente a tutti!
M'illumino d'immenso! Solo quattro parole per definire un film che mi è entrato nel cuore e non ne uscirà mai più! Mi ha cambiato la vita! Grazie a Rob Marshall e agli attori meravigliosi!
AND ALL THAT JAZZ!!!!!!! Grande Velma Kelly!
Forse il più bel musical mai visto! Cast incredibile, interpretazione eccellente, coreografia mozzafiato, musica stupenda, per non parlare della storia, che vuole mostrarci cosa sia in realtà il mondo: un circo!
un film che compendia il meglio di tutte le arti cinematografiche
Solo se vi piacciono i musical con ballerine ammiccanti e dallo sguardo malandrino, caldo e promettente, vestite di calzamaglie che fanno immaginare preziosissimi tesori nascosti. Se adorate canzoni e coretti in inglese nei quali il testo è incomprensibile. Se amate i piccoli palcoscenici dove sgambettano e svolazzano qua e là ballerini muscolosi e ballerine fatali dall'occhio assassino [...] Vai alla recensione »
Trama non coinvolgente e di poca sostanza
Un musical pesante e noiosissimo. Come si fa a dare l'oscar al miglior film, a un musical del genere (Moulin Rouge è MILLE volte più bello ed emozionante), cosa vogliamo farci non sempre Oscar vuol dire Qualità. L'Oscar per i costumi andava al signore degli anelli, come quello della scenografia !!! Mi piacciono i Musical, ma questo è il più brutto [...] Vai alla recensione »
Come già lo spettacolo di Bob Fosse, che lo mise in scena a Broadway, Chicago comporta una variante vistosissima rispetto ai musical della vecchia Hollywood: le parti musicali sono oniriche, cosicché i personaggi non si mettono a ballare e cantare senza soluzione di continuità con l'azione dialogata. Entrambe omicide, l'aspirante diva Roxie (Zellweger) e Velma, star del vaudeville (Zeta-Jones), s'incontrano [...] Vai alla recensione »
Sei meritatissimi Oscar (film, Catherine Zeta-Jones attrice non protagonista, montaggio, scene, costumi, sonoro). Ma se anche non ci fossero Chicago resterebbe un film epocale, almeno nella storia del musical. Perché è musical allo stato puro, moderno tanto quanto Moulin Rouge! è postmoderno. Tradizionale, ma su quella linea che si collega, attraverso Bob Fosse, (soprattutto quello espressionista di [...] Vai alla recensione »
Nata nel 1926 come pièce teatrale, un attacco ironico e invelenito allo strapotere della canta stampata, Ia storia di Roxie e Velma, le ballerine assassine che in carcere si trasformano in personaggi da prima pagina, ha vita lunghssima. Due film (del 1927 e quello del 1942 di WilIliam Wellman con Ginger Rogers ripresa pari pari nell’interpretazione di Renée Zellweger), il musical del 1975 di Bob Fosse, [...] Vai alla recensione »
Prima di tutto i primati: sei Oscar (migliore attrice non protagonista, Catherine Zeta-Jones, scenografia, costumi, montaggio, immagine, suono), 13 nomination, tre Golden globe, 28 milioni di dollari al botteghino americano nelle prime quattro settimane di programmazione. Aggiungiamo: Il cast eccezionale (Richard Gere, Renée Zellweger e la ZetaJones), le musiche originali di Danny Ellman per molte [...] Vai alla recensione »
Traslazione sul grande schermo dell'omonimo musical coreografato dal grande Bob Fosse, rimasto in cartellone a Broadway per oltre un ventennio, Chicago conferma il rinato amore del cinema americano per un genere portato all'apice nella golden age di Hollywood da Fred Astaire fino a Gene Kelly, e recentemente tornato in auge grazie a Moulin Rouge di Baz Luhrmann.