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ITRE20130029A1 - Strumento informatico per lo scambio di domande e risposte - Google Patents

Strumento informatico per lo scambio di domande e risposte Download PDF

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Publication number
ITRE20130029A1
ITRE20130029A1 IT000029A ITRE20130029A ITRE20130029A1 IT RE20130029 A1 ITRE20130029 A1 IT RE20130029A1 IT 000029 A IT000029 A IT 000029A IT RE20130029 A ITRE20130029 A IT RE20130029A IT RE20130029 A1 ITRE20130029 A1 IT RE20130029A1
Authority
IT
Italy
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user
users
question
process logic
answer
Prior art date
Application number
IT000029A
Other languages
English (en)
Inventor
Werther Badodi
Original Assignee
Viluppo S P A
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Viluppo S P A filed Critical Viluppo S P A
Priority to IT000029A priority Critical patent/ITRE20130029A1/it
Priority to US14/258,224 priority patent/US20140317533A1/en
Publication of ITRE20130029A1 publication Critical patent/ITRE20130029A1/it

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    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04LTRANSMISSION OF DIGITAL INFORMATION, e.g. TELEGRAPHIC COMMUNICATION
    • H04L65/00Network arrangements, protocols or services for supporting real-time applications in data packet communication
    • H04L65/40Support for services or applications
    • H04L65/403Arrangements for multi-party communication, e.g. for conferences
    • GPHYSICS
    • G06COMPUTING OR CALCULATING; COUNTING
    • G06QINFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY [ICT] SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES; SYSTEMS OR METHODS SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G06Q10/00Administration; Management
    • G06Q10/06Resources, workflows, human or project management; Enterprise or organisation planning; Enterprise or organisation modelling
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    • G06Q10/0631Resource planning, allocation, distributing or scheduling for enterprises or organisations
    • G06Q10/06311Scheduling, planning or task assignment for a person or group
    • G06Q10/063112Skill-based matching of a person or a group to a task
    • GPHYSICS
    • G06COMPUTING OR CALCULATING; COUNTING
    • G06QINFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY [ICT] SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES; SYSTEMS OR METHODS SPECIALLY ADAPTED FOR ADMINISTRATIVE, COMMERCIAL, FINANCIAL, MANAGERIAL OR SUPERVISORY PURPOSES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“STRUMENTO INFORMATICO PER LO SCAMBIO DI DOMANDE E RISPOSTE”
La presente invenzione riguarda in generale uno strumento informatico basato sul web, mediante il quale viene consentito uno scambio di informazioni tra due o più utenti di detto sistema informatico attraverso una procedura basata su domande e risposte.
Come è noto, sono attualmente diffuse numerosissime applicazioni on-line che consentono ai propri utenti di ricercare nel web delle informazioni che possano rispondere a delle domande.
Un tipico esempio di queste applicazioni è rappresentato dai motori di ricerca che, tramite una ricerca per parole chiave, consentono ai propri utenti di visualizzare le pagine internet che in qualche modo trattano argomenti inerenti la ricerca effettuata, consentendo a questi utenti di trarne informazioni e quindi potenziali risposte ai propri quesiti.
Sebbene i motori di ricerca implementino logiche sempre più evolute, semantiche e strutturate, che aumentano la probabilità di rintracciare pagine web altamente attinenti all’argomento ricercato, è abbastanza evidente che questo tipo di applicazioni non permettono di reperire una risposta diretta ad un particolare quesito, quanto piuttosto una serie di informazioni che possono aiutare l’utente a formarsi una risposta in modo autonomo.
Inoltre, tali applicazioni non permettono in generale di avere risposte a quesiti complessi o comunque a quesiti “umani”, come ad esempio pareri o consigli su qualche argomento o tematica.
Per fronteggiare queste richieste, sono altresì note delle applicazioni on-line che consentono ai propri utenti di ricevere informazioni direttamente da altri utenti della stessa applicazione, tramite la gestione via web di uno scambio di domande e risposte.
Queste applicazioni si basano generalmente su una logica che prevede che un utente possa postare una domanda, la quale viene pubblicata su una pagina web che funge da bacheca virtuale. Tramite questa bacheca virtuale, la domanda risulta visibile da parte di tutti gli altri utenti della applicazione, ciascuno dei quali potrà a sua discrezione fornire una risposta che verrà pubblicata nella medesima pagina web per essere visibile a tutti gli utenti, e quindi anche da colui che ha postato la domanda.
Un inconveniente di queste applicazioni consiste tuttavia nel fatto che non esiste un particolare interesse da parte degli utenti a rispondere alle domande postate, se non per un personale desiderio di contribuire alla discussione o alla rete sociale, per cui accade sovente che alcuni quesiti non ricevano risposta o che la ricevano dopo tempi molto lunghi rispetto al momento in cui la domanda viene postata o in modo approssimativo o incompleto.
Un altro inconveniente consiste poi nel fatto che qualunque utente di queste applicazioni può rispondere alle domande postate dagli altri utenti, indipendentemente dalla sua qualifica, esperienza e competenze, con il risultato che talvolta le risposte fornite possono risultare sbagliate. Sebbene questi inconvenienti siano generalmente mitigati dalla possibilità di ricevere risposte da parte di numerosi utenti, così come dalla possibilità di pubblicare commenti e giudizi rispetto alle risposte ricevute, la percezione comune è quella che questo tipo di applicazioni non siano particolarmente attendibili e comunque che non siano utilizzabili quando si necessita di una risposta in tempi relativamente brevi.
Come conseguenza si verifica che le applicazioni di questo tipo hanno un bacino di utenza relativamente limitato e in generale diminuzione, il che tende ad amplificare ulteriormente i summenzionati inconvenienti, in quanto tende a ridurre il numero di utenti che potrebbero avere le conoscenze adeguate a rispondere alle domande postate dagli altri.
Naturalmente la riduzione del bacino di utenza ha anche un impatto economico, in quanto si traduce in un minor numero di accessi, con conseguente riduzione dei ricavi da pubblicità o da altre fonti di reddito associate alla diffusione dell’applicazione on-line.
Uno scopo della presente invenzione è perciò quello di fornire uno strumento informatico basato sul web che consenta uno scambio di domande-e-risposte tra utenti, che possa essere percepito come più attendibile rispetto agli strumenti attualmente noti.
Un altro scopo è quello di fornire uno strumento informatico che abbia la capacità di attrarre e fidelizzare gli utenti che vi partecipano, aumentando così il bacino di utenza, la diffusione e quindi eventualmente anche gli introiti economici associati allo strumento stesso.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di raggiungere il menzionato obiettivo nell’ambito di una soluzione relativamente semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In particolare, una forma di attuazione della presente invenzione fornisce uno strumento informatico basato sul web, il quale comprende uno o più server almeno uno dei quali possiede un processore elettronico ed una unità di memorizzazione contenente un codice informatico che, quando eseguito da detto processore elettronico, comanda detto server ad eseguire una logica di processo che comprende le fasi di:
- ricevere da un primo utente un input contenente una domanda,
- selezionare almeno un secondo utente in un gruppo di utenti abilitati a rispondere alla domanda contenuta in detto input,
- comunicare detta domanda a detto secondo utente,
- ricevere da detto secondo utente un input contenente una risposta a detta domanda, e
- comunicare detta risposta a detto primo utente.
Grazie a questa soluzione si ottiene uno strumento informatico in cui lo scambio di domande-e-risposte non avviene direttamente e liberamente tra gli utenti, ma è sempre gestito e mediato dalla logica di processo, la quale può ad esempio trasmettere la domanda solo ad utenti qualificati a fornire una risposta pertinente, aumentando il livello di attendibilità dello strumento.
Poiché inoltre le risposte vengono comunque fornite da persone, questo strumento consente ai suoi utenti di postare domande “umane”, tra cui ad esempio domande complesse o richieste di opinioni, consigli o idee, e di ricevere risposte altrettanto “umane”.
Un aspetto caratteristico dell’invenzione consiste nel fatto che la fase di comunicazione della domanda al secondo utente e la fase di comunicazione della risposta al primo utente sono eseguite in una cosiddetta “modalità riservata”.
Per “modalità riservata” si intende che le domande vengono trasmesse solo agli utenti abilitati che sono stati selezionati dalla logica di processo, e che le risposte vengono trasmesse solo all’utente che aveva generato la domanda, mentre tutti gli altri utenti dello strumento informatico non sono in alcun modo messi a conoscenza di questo scambio di domande-e-risposte.
In altre parole, le domande e le risposte non vengono pubblicate su un sito web pubblico, ad esempio su una bacheca virtuale, a cui ogni utente registrato può accedere, ma rimangono riservate tra coloro che partecipano allo scambio di domanda-e-risposta, creando una comunicazione uno a uno tra chi pone la domanda e chi risponde.
In questo modo riservato, gli utenti avranno meno remore nel porre domande, anche nel caso in cui tali domande possano essere banali o in una certa misura “personali”, giacché le stesse verranno lette solo da coloro che sono stati selezionati dalla logica di processo per rispondere., i quali avranno a loro volta meno remore nel fornire le risposte, sapendo che tali risposte verranno ricevute e lette solo dal richiedente.
Grazie a questo accorgimento si ritiene quindi di poter aumentare la diffusione e l’utilizzo di questo strumento informativo, aumentandone il bacino di utenza, la popolarità e quindi indirettamente anche la funzionalità.
Per favorire ulteriormente l’utilizzo di questo strumento informatico, un preferito aspetto dell’invenzione prevede inoltre che la fase di comunicazione della domanda al secondo utente e la fase di comunicazione della risposta al primo utente siano eseguite in una cosiddetta “modalità anonima”.
Per “modalità anonima” si intende che l’utente che riceve la domanda non è a conoscenza dell’identità di colui che l’ha formulata, il quale a sua volta non è a conoscenza dell’identità di colui o coloro che forniscono la risposta. Per identità si intende naturalmente non solo l’identità reale dei soggetti interessati ma anche una identità virtuale come quella che viene normalmente acquisita attraverso un nickname o qualunque altro identificativo.
In questo modo, ogni utente che pone una domanda o fornisce una risposta avrà come unico referente lo strumento informatico, sentendosi perciò più libero di parteciparvi senza rischiare di essere riconosciuto e di esporsi direttamente nei confronti di altri utenti. Nella percezione degli utenti è infatti sempre lo strumento informatico che pone la domanda ed è sempre lo strumento informatico che fornisce la risposta.
Secondo un aspetto dell’invenzione, la fase di selezione del secondo utente (quello che risponde alla domanda) prevede di:
- attribuire un punteggio a ciascun utente del gruppo di utenti abilitati, e
- selezionare il secondo utente eseguendo su detto gruppo di utenti abilitati una strategia di campionamento probabilistico configurata in modo tale che la probabilità di ciascun utente del gruppo di essere selezionato sia proporzionale al punteggio ad esso attribuito.
Grazie a questa soluzione si garantisce che tutti gli utenti abilitati a rispondere ad una certa domanda (o categoria di domande) possano essere selezionati, con ciò evitando che le risposte vengano fornite sempre dagli stessi soggetti e quindi aumentando la partecipazione. Allo stesso tempo, si garantisce tuttavia che la frequenza con cui un utente viene chiamato a rispondere a certe domande (o categoria di domande) sia legata al suo punteggio (o rating). In questo modo, si invogliano perciò gli utenti ad aumentare il loro punteggio, il che potrà essere subordinato alla loro partecipazione al servizio, alle loro competenze e alla qualità delle loro risposte, con ciò ottenendo una certa fidelizzazione degli utenti e garantendo una buona attendibilità e qualità delle risposte fornite dallo strumento informatico.
A questo proposito, un preferito aspetto dell’invenzione prevede che la logica di processo comprenda le ulteriori fasi di:
- dopo aver comunicato la risposta al primo utente (quello che ha postato la domanda), ricevere da detto primo utente un input contenente una valutazione di detta risposta, e - utilizzare detta valutazione per modificare un punteggio attribuito al secondo utente (quello che ha fornito la risposta).
In questo modo, il secondo utente sarà invogliato a fornire delle risposte il più complete ed attendibili possibile, al fine di ottenere una valutazione positiva ed incrementare il proprio punteggio.
Un altro preferito aspetto dell’invenzione prevede che la logica di processo comprenda le ulteriori fasi di:
- conteggiare il tempo intercorso tra la comunicazione della domanda al secondo utente e la ricezione della risposta, - fornire una valutazione al tempo conteggiato, e
- utilizzare detta valutazione per modificare un punteggio attribuito al secondo utente.
In questo modo, il secondo utente sarà invogliato a fornire delle risposte il più rapidamente possibile, al fine di ottenere una valutazione positiva ed incrementare il proprio punteggio.
Dall’altra parte, lo strumento informatico si prefigge anche di responsabilizzare gli utenti che pongono le domande.
A questo proposito, un aspetto dell’invenzione prevede che la logica di processo comprenda le ulteriori fasi di:
- attribuire un credito al primo utente, e
- dopo aver ricevuto l’input contenente la domanda, ridurre il credito attribuito a detto primo utente.
Grazie a questa soluzione, si garantisce che un utente non possa avvalersi dello strumento informatico in modo indiscriminato, ma che debba in qualche modo partecipare. Secondo un aspetto della presente invenzione, la logica di processo può infatti prevedere la ulteriore fase di inibire detto primo utente dal porre domande, se il credito ad esso attribuito è inferiore ad un predeterminato valore di soglia.
Un altro preferito aspetto dell’invenzione prevede tuttavia che la logica di processo comprenda anche le ulteriori fasi di:
- dopo aver comunicato la risposta al primo utente (quello che ha postato la domanda), rilevare un evento indicativo del fatto che detto primo utente ha fornito un input contenente una valutazione di detta risposta, e - aumentare il credito attribuito al primo utente.
In questo modo si spronano gli utenti che pongono le domande a fornire anche la valutazione alle relative risposte, al fine di recuperare il credito precedentemente speso, instaurando così un comportamento collaborativo che permette agli utenti che forniscono le risposte di aumentare il loro punteggio e quindi di sostenere lo strumento informatico. Secondo una forma di attuazione dell’invenzione, la logica di processo può comprendere in particolare le fasi di:
- selezionare in detto gruppo di utenti abilitati una pluralità di secondi utenti,
- comunicare la domanda a ciascuno di detti secondi utenti, - ricevere da ciascuno di detti secondi utenti un input contenente una risposta a detta domanda, e
- comunicare a detto primo utente almeno una delle risposte ricevute da detti secondi utenti.
Grazie a questa soluzione, per ogni domanda, lo strumento informatico può recuperare una molteplicità di risposte, da parte di diversi utenti abilitati, le quali potranno essere fornite all’utente richiedente tutte insieme o una alla volta in base a svariati criteri.
Uno di questi criteri può essere ad esempio quello di comunicare inizialmente al primo utente solo la risposta ricevuta per prima in ordine cronologico.
Questo approccio ha il vantaggio di stimolare maggiormente gli utenti che hanno ricevuto la domanda a mandare la risposta il prima possibile, in modo da avere più possibilità di ricevere una valutazione da parte del richiedente e quindi di aumentare il proprio punteggio.
Secondo un aspetto di questa forma di attuazione, la logica di processo comprende le ulteriori fasi di:
- ricevere da detto primo utente un input contenente una richiesta di una ulteriore risposta, e
- comunicare a detto primo utente almeno una ulteriore risposta tra quelle ricevute da detti secondi utenti.
In pratica, la fornitura di ulteriori risposte può essere subordinata ad una esplicita richiesta da parte del primo utente, il quale potrebbe non essere soddisfatto della prima risposta o semplicemente potrebbe desiderare di avere uno o più ulteriori pareri su un determinato tema.
Anche in questo caso, la logica di processo può prevedere di fornire le risposte nell’ordine cronologico con cui sono state fornite dagli utenti selezionati.
Venendo ora al tema degli utenti abilitati a rispondere ad una domanda (o categoria di domande), un aspetto dell’invenzione prevede che la logica di controllo popoli il gruppo di utenti abilitati mediante le fasi di:
- ricevere da un utente un input contenente una richiesta a fare parte del gruppo di utenti abilitati,
- comunicare a detto utente un questionario contenente una pluralità di domande,
- ricevere da detto utente le risposte a dette domande, - fornire una valutazione a ciascuna risposta,
- calcolare un punteggio in funzione delle valutazioni fornite,
- aggiungere l’utente al gruppo di utenti abilitati se il punteggio calcolato è superiore ad un predeterminato valore di soglia.
In questo modo, gli utenti abilitati a rispondere ad una certa domanda (o categoria di domande) potranno essere solo utenti che abbiano dimostrato di possedere delle opportune competenze sul tema in questione, con ciò incrementando e migliorando il livello qualitativo delle risposte che lo strumento informatico fornirà a tutti gli altri utenti nell’uso normale.
Il punteggio attribuito a ciascun utente a seguito del questionario potrà inoltre essere utilizzato come punteggio di partenza per quell’utente, ed essere poi incrementato in base alle valutazioni che gli altri utenti forniranno alle successive risposte da egli prodotte.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la logica di processo può prevedere le ulteriori fasi di:
- ricevere da un utente un input contenente una richiesta di pubblicazione su un social network uno o più dati attinenti l’attività di detto utente connessa allo strumento informatico,
- pubblicare detti dati nella pagina personale di detto utente su detto social network.
In questo modo, un utente potrà così vedere pubblicati sulla propria pagina personale di un social network esterno alcuni dei suoi dati, come ad esempio l’iscrizione allo strumento informatico, e/o le domande da egli poste e le risposte ricevute (preservando l’anonimato di coloro che hanno risposto), e/o le risposte che egli ha fornito (preservando l’anonimato di coloro che hanno sollevato le domande), e/o il proprio punteggio acquisito rispondendo a tali domande. In questo modo, attraverso lo strumento informatico, un utente può quindi ad esempio crearsi una reputazione in una determinata categoria di domande o di argomenti, quantificata dal proprio punteggio, e scegliere di pubblicarla su un social network (es. Linked-In o Facebook) traendone un conseguente vantaggio di immagine.
Anche questa possibilità concorre quindi ad invogliare gli utenti a partecipare attivamente allo strumento informatico, incrementandone l’efficienza, la diffusione e la popolarità. Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è un diagramma a blocchi che illustra alcuni componenti di sistema e moduli funzionali usati per realizzare uno strumento informatico secondo una forma di attuazione della presente invenzione.
La figura 2 è un diagramma di flusso che rappresenta una procedura che può essere seguita dalla logica di processo per abilitare un utente a rispondere alle domande postate da altri utenti.
La figura 3 è un diagramma di flusso che rappresenta una procedura che può essere seguita dalla logica di processo per consentire lo scambio di domanda e risposta tra gli utenti dello strumento informatico.
Secondo la forma di attuazione illustrata in figura 1, l’invenzione rende disponibile uno strumento informatico 100 basato sul web (es. internet) il quale comprende anzitutto una logica di processo 105 che risiede, sotto forma di codice informatico, in uno o più server 110 collegati tra loro. Questi server 110 comprendono almeno un processore elettronico (non illustrato), il quale è atto ad eseguire il codice informatico e quindi ad attuare la logica di processo 105. Almeno uno dei server 110 può includere inoltre un applicativo web 115 configurato per scambiare dati (ad esempio documenti e pagine web) con programmi di navigazione internet 120 (browser) di per sé convenzionali, i quali risiedono e vengono eseguiti da una pluralità di terminali remoti 125.
I terminali remoti 125 possono essere dei computer che eseguono il programma di navigazione 120 per accedere allo strumento informatico 100 e alle funzionalità rese disponibili dalla logica di processo 105. I terminali remoti 125 possono eventualmente comprendere anche dispositivi di elaborazione portatili, tra cui ad esempio telefoni portatili, laptop e tablet computer, i quali siano dotati di un hardware e di un programma di navigazione per accedere al web.
In aggiunta o in alternativa, l’applicativo web 115 potrebbe contenere dei protocolli che consentono di scambiare dati, non con dei programmi di navigazione 120 (browser), bensì con dei programmi dedicati che risiedono e vengono eseguiti dai terminali 125, come quelli che sono normalmente denominati “app” e che vengono installati su dispositivi portatili, come telefoni cellulari e tablet computer. Tali programmi dedicati possono essere programmati per essere eseguiti dallo specifico sistema operativo del dispositivo su cui sono installati. Ad esempio, questi programmi possono utilizzare delle interfacce o piattaforme di programmazione che sono uniche per il particolare dispositivo e sistema operativo su cui risiedono e da cui vengono eseguite.
Lo strumento informatico 100 può comprendere inoltre uno o più database 130 che possono contenere i dati connessi con la logica di processo 105 dello strumento informatico 100. Tali database 130 possono risiedere in una o più unità di memorizzazione, la quali a loro volta possono essere localizzate su un unico server o distribuite su più server 110. I database 130 possono interfacciarsi con la logica di processo 105 tramite un applicativo di gestione 135, il quale può risiedere ed essere eseguito da uno o più dei processori elettronici associati ai server 110.
Sulla base di questa struttura di sistema, la logica di processo 105 prevede che sia definito un bacino di utenza 200, ossia un insieme di utenti che possono accedere e utilizzare lo strumento informatico 100. Questo bacino di utenza 200 può essere popolato mediante una normale procedura di registrazione o iscrizione che richiede ad ogni nuovo potenziale utente di fornire alcuni suoi dati personali, tra cui ad esempio: nome e cognome, indirizzo email, data di nascita, sesso, città, lingua parlata, ecc. A seguito della fornitura di questi dati, l’utente può ricevere o crearsi delle credenziali di acceso allo strumento informatico 100, tipicamente un nome utente, una password ed eventualmente anche un nickname, che vengono memorizzati e conservati nei database 130.
La logica di processo 105 prevede inoltre che il bacino di utenza 200 sia suddiviso in due insiemi di utenti, di cui un gruppo 205 di utenti A che sono abilitati unicamente a porre delle domande, ed un gruppo 210 di utenti B che sono abilitati a fornire risposte.
Tutti gli utenti appartenenti al bacino di utenza U possono essere automaticamente classificati come utenti A all’atto della registrazione. Ad ogni utente A può inoltre essere inizialmente assegnato un certo numero di crediti C, ovvero un numero o qualunque altro indice quantitativo che rappresenti un ammontare di credito.
Gli utenti B possono essere abilitati a rispondere a qualunque domanda oppure possono essere ulteriormente suddivisi per categorie di domande cui possono rispondere, in modo tale che le domande attinenti ad una certa categoria (es. argomento o tematica) possano ricevere risposte solo da utenti B abilitati per quella specifica categoria. Le categorie di domande previste dalla logica di processo 105 possono essere le più disparate e possono subire modifiche e/o aggiornamenti. A titolo puramente esemplificativo, le categorie previste dalla logica di processo 105 possono essere scelte nel gruppo seguente:�accessori, alimentazione, amore, sentimento, architettura, arte, astronomia, cinema, confidenziali, cosmesi, cucina, cultura, diritto, penale, discoteche, economia, enoteche, finanza, forma fisica, geografia, informatica, legale, letteratura, moda, abbigliamento, musica, natura e scienza, pizzerie, pub, ristoranti, salute e benessere, scarpe, sport, storia, tecnologia, tempo libero, vita.
Gli utenti B possono essere ulteriormente suddivisi per qualifica rispetto alla categoria di domande di pertinenza, ovvero per il tipo di approccio con cui si pongono verso tale categoria di domande. A titolo puramente esemplificativo, le qualifiche previste dalla logica di processo 105 possono essere le seguenti: intellettuale, saggio, artista, professionista, appassionato. Anche in questo caso, le qualifiche previste dalla logica di processo 105 possono subire modifiche e/o aggiornamenti.
Per poter essere classificato nel gruppo degli utenti B, un utente registrato deve superare un test di abilitazione.
In figura 2 è illustrato un diagramma di flusso che illustra un esempio di procedura di abilitazione, il quale può avere inizio dopo che l’utente ha completato la procedura di accesso allo strumento informatico 100, inserendo le proprie credenziali (es. nome utente e password).
Detta procedura di abilitazione inizia al passo 300, quando la logica di processo 105 presenta all’utente, attraverso un terminale 125, una schermata (es. pagina web) di candidatura. Questa schermata di candidatura può contenere degli elementi di interfaccia, come dei menù a tendina, dei link testuali o altro, che permettono all’utente di selezionare la o le categorie di domande per le quali desidera essere abilitato a rispondere. Ogni utente può selezionare un numero illimitato di categorie oppure può essere vincolato dalla logica di processo 105 a selezionarne solo un numero limitato (es. massimo 3). Per ciascuna categoria selezionata, la logica di processo 105 può eventualmente presentare all’utente un’altra schermata, o semplicemente altri strumenti di interfaccia, che consentano a detto utente di selezionare la qualifica (intellettuale, saggio, artista, professionista, appassionato) che egli richiede per quella categoria. La schermata di candidatura può infine comprendere uno strumento di interfaccia, ad esempio un tasto virtuale, tramite il quale l’utente conferma ed invia la propria richiesta alla logica di processo 105.
Al passo 305 della procedura di abilitazione, la logica di processo 105 riceve la richiesta di abilitazione presentata dall’utente tramite la schermata di candidatura e le informazioni in essa contenute. Tali informazioni possono essere acquisite in tempo reale, a mano a mano che l’utente le seleziona nella schermata di candidatura, oppure possono essere acquisite tutte insieme quando l’utente conferma la propria richiesta.
Sulla base di queste informazioni, al passo 310 della procedura di abilitazione, la logica di processo 105 recupera un questionario di valutazione e lo comunica all’utente. Questo questionario può contenere una serie di domande (opportunamente predisposte e memorizzate nei database 130), con diversi livelli di difficoltà, le quali possono riguardare le categorie richieste o essere di carattere generale, ad esempio logico o comportamentale. Il questionario può essere comunicato all’utente presentandogli, attraverso il terminale 125, una o più schermate (es. pagine web) contenenti le domande e gli strumenti di interfaccia che consentono all’utente di fornire le risposte.
Al passo 315 della procedura di abilitazione, la logica di processo 105 riceve le risposte a queste domande. Tali risposte possono essere acquisite in tempo reale, a mano a mano che l’utente risponde ad ogni singola domanda, oppure possono essere acquisite tutte insieme ad esempio quando l’utente conferma di aver completato il questionario stesso. Per ciascuna domanda, al passo 320 della procedura di abilitazione, la logica di processo 105 compie una valutazione della relativa risposta. Tale valutazione può essere espressa da un voto numerico o da qualunque altro indice quantitativo che rappresenti un giudizio valutativo della risposta. Ad esempio, la logica di processo 105 può assegnare un voto predeterminato ad ogni risposta esatta, eventualmente proporzionale alla difficoltà della stessa, e nessun voto alle risposte sbagliate. In aggiunta o in alternativa, la valutazione espressa dalla logica di processo 105 può dipendere anche dalla rapidità con cui l’utente risponde a ciascuna domanda.
Al passo 325 della procedura di abilitazione, la logica di processo 105 utilizza le valutazioni compiute per calcolare un punteggio complessivo R ottenuto dall’utente. Ad esempio, il punteggio dell’utente può essere rappresentato semplicemente dalla somma dei voti ottenuti.
Al passo 330 della procedura di abilitazione, la logica di processo 105 può infine confrontare il punteggio globale R con un predeterminato valore di soglia ed aggiungere l’utente al gruppo di utenti B memorizzati nei database 130, solo se il punteggio globale è superiore a detto valore di soglia. In caso contrario, l’utente viene respinto e non viene classificato come utente B.
Sulla base del punteggio globale R, la logica di processo 105 può inoltre attribuire automaticamente all’utente un certo livello di competenza, ovvero un livello di conoscenza rispetto alla/alle categoria/e per la/e quale/i ha chiesto l’abilitazione ed ha superato il test. A titolo puramente esemplificativo, i livelli di competenza previsti dalla logica di processo 105 possono essere i seguenti: beginner, skilled, professional, evangelist. I livelli di competenza previsti dalla logica di processo 105 possono subire modifiche e/o aggiornamenti.
La logica di processo 105 può infine informare l’utente del risultato conseguito con la procedura di abilitazione presentandogli, tramite il terminale 125, una schermata (es. pagina web) con un opportuno messaggio.
Avendo a disposizione un insieme di utenti A ed un insieme di utenti B, lo strumento informatico 100 consente a ciascun utente A di postare una domanda e di ricevere una risposta.
In figura 3 è illustrato un diagramma di flusso che mostra un esempio di procedura di domanda-e-risposta secondo la presente invenzione. Questa procedura di domanda-e-risposta può avere inizio dopo che un utente A ha completato una fase di accesso allo strumento informatico 100, ad esempio inserendo le proprie credenziali (es. nome utente e password).
La procedura di domanda-e-risposta inizia al passo 400, quando la logica di processo 105 presenta all’utente A, attraverso il terminale 125, una schermata (es. pagina web) in cui è possibile formulare una domanda. In questo contesto, per domanda si intende qualunque quesito, comprese anche richieste di pareri, consigli e idee. La schermata di formulazione può riportare degli elementi di interfaccia, come dei menù a tendina, dei link testuali o altri, che permettono all’utente A di selezionare la categoria di domande a cui si rivolge, e degli altri elementi di interfaccia, ad esempio un box di inserimento testuale, che permetta allo stesso utente A di porre la propria domanda. Eventualmente, la schermata di formulazione può consentire all’utente A di selezionare, tramite corrispondenti elementi di interfaccia, anche altre variabili di interesse, come ad esempio la qualifica di colui che dovrà rispondere alla domanda (es. intellettuale, saggio, artista, professionista, appassionato), la sua localizzazione geografica e/o la lingua della risposta. La schermata di formulazione può infine comprendere uno strumento di interfaccia, ad esempio un tasto virtuale, tramite il quale l’utente A conferma ed invia la propria domanda alla logica di processo 105.
Al passo 405 della procedura di domanda-e-risposta, la logica di processo 105 riceve la domanda formulata dall’utente A e le altre informazioni ad essa eventualmente associate.
Dopo aver ricevuto questi dati, al passo 410 della procedura di domanda-e-risposta, la logica di processo 105 può ridurre l’ammontare del credito C posseduto dall’utente A. In altre parole, per poter postare una domanda e ricevere una risposta, l’utente A dovrà spendere una certa parte del credito C a sua disposizione. Se l’utente A non dovesse avere credito residuo o dovesse avere un credito residuo insufficiente, la logica di processo 105 potrebbe inibirlo dal porre domande o comunque potrebbe non processare oltre la sua domanda, facendogli pervenire una corrispondente notifica. Il credito C speso dall’utente A per postare una domanda può essere un ammontare fisso e predeterminato, oppure potrebbe dipendere dalla categoria di domanda o da altre opzioni. In alcune forme di attuazione, la logica di processo 105 potrebbe consentire all’utente A, attraverso opportuni elementi di interfaccia della schermata di formulazione, di richiedere che la sua domanda venga risposta da utenti B aventi un preciso livello di competenza (es. beginner, skilled, professional, evangelist). In tal caso, il credito C speso per postare la domanda potrebbe essere commisurato al livello di competenza richiesto.
Dopo aver stabilito la disponibilità del credito e aggiornato il suo valore attraverso la sottrazione dell’ammontare speso, il passo 415 della procedura di domanda-e-risposta prevede che la logica di processo 105 possa determinare un gruppo di utenti B che sono idonei a rispondere alla domanda ricevuta. Tale determinazione può essere fatta innanzitutto sulla base della categoria di domanda selezionata dall’utente A, ossia andando a considerare solo gli utenti B abilitati per quella specifica categoria. Se l’utente A ha indicato una qualifica e/o un livello di competenza e/o una lingua e/o una localizzazione geografica, la logica di processo 105 potrà limitare il gruppo di utenti abilitati ai soli utenti B che rispondono anche a queste specifiche. Nel caso in cui l’utente A non abbia selezionato nessuna di queste ulteriori specifiche, la logica di processo 105 potrà trascurarle o valutarle in modo autonomo, ad esempio limitando il gruppo di utenti abilitati ai soli utenti B che parlano la stessa lingua dell’utente A o che si trovano nella stessa regione geografica. Ulteriormente, la logica di processo 105 può eventualmente limitare il gruppo di utenti abilitati ai soli utenti B che sono anch’essi connessi allo strumento informatico 100 (on line), trascurando quelli che sono off line o eventualmente quelli che si dichiarano indisponibili.
Una volta definito il gruppo di utenti B idonei a rispondere, al passo 420 della procedura di domanda-erisposta, la logica di processo 105 seleziona uno o più utenti B del gruppo. Tale selezione può essere del tutto casuale. Più preferibilmente, tale selezione può essere effettuata sfruttando il metodo statistico Monte Carlo, ad esempio eseguendo una strategia di campionamento probabilistico configurata in modo tale che la probabilità di ciascun utente B del gruppo di essere selezionato sia proporzionale ad un punteggio (rating) ad esso attribuito. Il punteggio iniziale attribuito a ciascun utente B può essere ad esempio il punteggio complessivo R calcolato al termine del questionario di abilitazione. In questo modo, la selezione avviene in modo sostanzialmente casuale, dando la possibilità a molti utenti B di partecipare, ma su scala statistica la probabilità di ciascun utente B di essere selezionato risulterà comunque proporzionale al suo punteggio (rating) R, invogliando perciò gli utenti B ad aumentare il loro punteggio R secondo le modalità che risulteranno apparenti nel seguito.
Dopo aver così selezionato uno o più utenti B, al passo 425 della procedura di domanda-e-risposta, la logica di processo 105 comunica la domanda allo/agli utenti B selezionati. Per effettuare questa comunicazione, la logica di processo 105 può inviare allo/agli utenti B selezionati una notifica del fatto che sono stati chiamati a rispondere ad una domanda. Tale notifica può essere effettuata mediante qualunque sistema di messaggistica, compresi email, SMS, altri messaggi di testo, messaggistica istantanea, sistemi di “data feed” che permettono di ricevere informazioni aggiornate su pagine web o direttamente su applicazioni residenti, e tanti altri. Indipendentemente dall’invio di tale notifica, quando uno degli utenti B selezionati accede allo strumento informatico 100 inserendo dal proprio terminale 125 le sue credenziali (es. nome utente e password), la logica di processo 105 può presentare a detto utente B una schermata personalizzata (es. pagina web) contenente la domanda che gli è stata sottoposta.
Conformemente alla logica di processo 105, solamente gli utenti B selezionati potranno perciò avere accesso alla domanda, la quale rimane quindi riservata e non viene pubblicata su nessuna pagina o bacheca pubblica accessibile dagli altri utenti registrati, i quali quindi non possono venirne a conoscenza. Si desidera inoltre precisare che la procedura di domanda-e-risposta prevede che la logica di processo 105 preservi l’anonimato dell’utente A che ha postato la domanda, ovvero che non venga fornito a nessuno, nemmeno agli utenti B selezionati a rispondere, alcun dato che possa identificare l’utente A che ha postato la domanda (nemmeno l’eventuale nickname).
Dopo che un utente B ha preso visione della domanda, il passo 430 della procedura di domanda-e-risposta prevede che la logica di processo 105 fornisca a detto utente B degli elementi di interfaccia, ad esempio un box di inserimento testuale, che gli permettano di formulare la risposta. Questi elementi di interfaccia possono essere presenti nella stessa schermata contenente la domanda o possono essere inserite in una schermata di risposta separata. In ogni caso, la schermata di risposta potrà eventualmente contenere anche altri elementi di interfaccia che possano consentire all’utente B di allegare alla risposta altri documenti (ad es. JPEG, BNP, PNG, ecc.) e/o link esterni e/o indirizzi email che possano supportare e completare la risposta. Eventualmente, la schermata di risposta potrebbe comprendere anche degli elementi di interfaccia che consentano all’utente B di segnalare alla logica di processo 105 che la domanda posta dall’utente A non è appropriata, ad esempio che non appartiene alla categoria dichiarata o presenta contenuti non ammissibili. In questo modo, viene consentito un controllo del comportamento dell’utente A rispetto allo strumento informatico 100 e, dopo un certo numero di segnalazioni, l’utente A potrebbe essere sospeso o addirittura rimosso dal servizio. La schermata di risposta può infine comprendere uno strumento di interfaccia, ad esempio un tasto virtuale, tramite il quale l’utente B conferma ed invia alla logica di processo 105 la propria risposta.
Al passo 435 della procedura di domanda-e-risposta, la logica di processo 105 riceve la risposta formulata dall’utente B ed i documenti ad essa eventualmente allegati e/o i link esterni e/o gli indirizzi email.
In alternativa o in aggiunta a quanto descritto, alcune forme di realizzazione dello strumento informatico 100 potrebbero prevedere che la notifica inviata agli utenti B selezionati contenga anche la domanda formulata dall’utente A. In tal caso, la logica di processo 105 potrebbe consentire a ciascun utente B di formulare ed inviare la propria risposta mediante lo stesso sistema di messaggistica utilizzato per la notifica, ad esempio via email o messaggio di testo, semplicemente rispondendo alla notifica ricevuta.
Indipendentemente da tutto ciò, dopo aver ricevuto la/le risposta/e da parte del/degli utenti B selezionati, al passo 440 della procedura di domanda-e-risposta, la logica di processo 105 comunica all’utente A almeno una delle risposte ricevute. Ad esempio, la logica di processo 105 può comunicare all’utente A la prima risposta che ha ricevuto in ordine cronologico. Per effettuare questa comunicazione, la logica di processo 105 può inviare all’ utente A una notifica del fatto che la sua domanda ha ricevuto una risposta. Tale notifica può essere effettuata mediante qualunque sistema di messaggistica, compresi quelli elencati in precedenza. Indipendentemente dall’invio di tale notifica, quando l’utente A accede allo strumento informatico 100 inserendo dal proprio terminale 125 le sue credenziali (es. nome utente e password), la logica di processo 105 potrà presentare a detto utente A una schermata (es. pagina web) personalizzata contenente la risposta che gli è stata inviata, compresi gli eventuali documenti allegati e/o i link e/o gli indirizzi email segnalati.
Eventualmente, questa schermata di risposta può contenere altri elementi di interfaccia, ad esempio un bottone virtuale, che l’utente A può attivare se desidera ricevere un’altra riposta alla propria domanda, ad esempio perché non è soddisfatto dalla prima o semplicemente perché vuole avere un ulteriore parere, consiglio o idea. Quando questi elementi di interfaccia sono attivati, la logica di processo 105 può prevedere di comunicare all’utente A una ulteriore risposta tra quelle ricevute dagli utenti B, ad esempio la seconda ricevuta in ordine cronologico. Questa richiesta di ulteriore risposta può essere ripetuta innumerevoli volte da parte dell’utente A e potrebbe essere subordinata ad una ulteriore spesa di credito C.
Si desidera comunque sottolineare che, conformemente alla logica di processo 105, solamente l’utente A che ha postato la domanda potrà avere accesso alla/alle risposte, le quali rimangono quindi riservate e non vengono pubblicate su nessuna pagina o bacheca pubblica accessibile dagli altri utenti registrati, i quali quindi non possono venirne a conoscenza. Si desidera inoltre precisare che la procedura di domanda-e-risposta prevede che la logica di processo 105 preservi l’anonimato degli utenti B che forniscono la risposta, ovvero che non venga comunicato a nessuno, nemmeno all’utente A che ha postato la domanda, alcun dato che possa identificare gli utenti B che hanno fornito una risposta (nemmeno l’eventuale nickname).
Ogni qualvolta che l’utente A prende visione di una risposta, il passo 445 della procedura di domanda-e-risposta prevede che la logica di processo 105 fornisca a detto utente A degli elementi di interfaccia che gli permettano di esprimere un giudizio sulla risposta ricevuta. Questi elementi di interfaccia possono essere ad esempio un elenco di link testuali che esprimono una valutazione numerica o qualitativa della risposta, e tra i quali l’utente A può scegliere quello più appropriato. Ad esempio, un elenco di giudizi qualitativi può comprendere le seguenti voci: rejected (giudizio pessimo), sufficient (giudizio sufficiente), thank you (giudizio discreto), good idea (giudizio buono), excellent (giudizio eccellente). In questo modo, la logica di processo 105 acquisisce il giudizio fornito dall’utente A e lo utilizza per variare il punteggio (rating) R dell’utente B che ha fornito la risposta. Ad esempio, qualora l’utente A esprima un giudizio numerico, tale numero può essere direttamente aggiunto al punteggio R dell’utente B. Nel caso in cui l’utente esprima un giudizio qualitativo, la logica di processo 105 può attribuire a tale giudizio un corrispondente valore numerico predefinito, ed aggiungere tale valore numerico al punteggio R dell’utente B che ha fornito la risposta.
La logica di processo 105 può inoltre prevedere di incrementare il punteggio R dell’utente B anche sulla base del suo tempo di risposta. Ad esempio, la logica di processo 105 può conteggiare il tempo intercorso tra l’istante in cui all’utente B è stata comunicata la domanda e l’istante in cui è stata ricevuta la risposta, ed attribuire una valutazione numerica a questo tempo (es. inversamente proporzionale ad esso), in modo da premiare la rapidità. Questa valutazione numerica può poi essere utilizzata per modificare il punteggio R dell’utente B, ad esempio semplicemente aggiungendola al suo punteggio R oppure utilizzandola come coefficiente da applicare al giudizio di merito espresso dall’utente A.
Al passo 450 della procedura di domanda-e-risposta, la logica di processo105 verifica poi che l’utente A abbia effettivamente fornito un giudizio per ogni risposta ricevuta. Se la logica di processo 105 rileva che l’utente A ha fornito tale giudizio, provvede a rifondere a detto utente A il credito C speso per avere tale risposta. Se invece la logica di processo 105 rileva che l’utente A non ha fornito alcun giudizio alla risposta, non rifonda il credito speso. In questo modo, si stimolano gli utenti A a fornire sempre un giudizio sulle risposte ricevute, accrescendo il punteggio degli utenti B che le forniscono, e creando quindi un circolo virtuoso che sostiene lo strumento informatico 100.
Secondo un aspetto dello strumento informatico 100, la logica di processo 105 può eventualmente interfacciarsi con uno o più social network esterni, come ad esempio Facebook, Twitter, Linked-In, Foursquare e altri. In particolare, la logica di processo 105 può fornire a ciascun utente A e B la possibilità di richiedere che alcuni dati attinenti alla sua attività connessa allo strumento informatico 100 siano pubblicati su uno o più di questi social network. A seguito di tale richiesta, la logica di processo 105 può pubblicare automaticamente questi dati nella pagina personale dell’utente sul social network richiesto. A titolo esemplificativo, i dati condivisibili possono comprendere: l’avvenuta iscrizione o registrazione allo strumento informatico 100, contenuti di proprietà dell’utente (es. domande postate e risposte ricevute), nonché il punteggio (rating) R e quindi il livello di competenza ottenuta dall’utente nelle varie categorie di domande. In questo modo, lo strumento informatico 100 dà la possibilità ai suoi utenti, in particolare agli utenti B, di rendere pubblica la loro abilità nel fornire idee e risposte su determinate tematiche, ed allo stesso modo dà la possibilità agli utenti A di condividere i contenuti delle risposte che hanno ricevuto. Il set di dati condivisibili può essere ovviamente deciso e definito da ciascun utente mediante opportuni elementi di interfaccia dal terminale 125.
Ovviamente a tutto quanto descritto in precedenza un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Uno strumento informatico (100) basato sul web e comprendente uno o più server (110), almeno uno dei quali possiede un processore elettronico ed una unità di memorizzazione contenente un codice informatico che, quando eseguito da detto processore elettronico, comanda il server ad eseguire una logica di processo (105) che comprende le fasi di: - ricevere da un primo utente (A) un input contenente una domanda, - selezionare almeno un secondo utente (B) in un gruppo di utenti abilitati a rispondere alla domanda contenuta in detto input, - comunicare detta domanda a detto secondo utente (B), - ricevere da detto secondo utente (B) un input contenente una risposta a detta domanda, e - comunicare detta risposta a detto primo utente (A).
  2. 2. Uno strumento (100) secondo la rivendicazione 1, in cui la fase di comunicazione della domanda al secondo utente (B) e la fase di comunicazione della risposta al primo utente (A) sono eseguite in modalità riservata.
  3. 3. Uno strumento (100) secondo la rivendicazione 1 e 2, in cui la fase di comunicazione della domanda al secondo utente (B) e la fase di comunicazione della risposta al primo utente (A) sono eseguite in modalità anonima.
  4. 4. Uno strumento (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase di selezione del secondo utente (B) prevede di: - attribuire un punteggio (R) a ciascun utente del gruppo di utenti abilitati, - selezionare il secondo utente (B) eseguendo su detto gruppo di utenti abilitati una strategia di campionamento probabilistico configurata in modo tale che la probabilità di ciascun utente del gruppo di essere selezionato sia proporzionale al punteggio (R) ad esso attribuito.
  5. 5. Uno strumento (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la logica di processo (105) comprende le ulteriori fasi di: - dopo aver comunicato la risposta al primo utente (A), ricevere da detto primo utente (A) un input contenente una valutazione di detta risposta, - utilizzare detta valutazione per modificare un punteggio (R) attribuito al secondo utente (B).
  6. 6. Uno strumento (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la logica di processo (105) comprende le ulteriori fasi di: - conteggiare il tempo intercorso tra la comunicazione della domanda al secondo utente (B) e la ricezione della risposta, - fornire una valutazione al tempo conteggiato, - utilizzare detta valutazione per modificare un punteggio (R) attribuito al secondo utente.
  7. 7. Uno strumento (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la logica di processo (105) comprende le ulteriori fasi di: - attribuire un credito (C) al primo utente (A), - dopo aver ricevuto l’input contenente la domanda, ridurre il credito (C) attribuito a detto primo utente (A).
  8. 8. Uno strumento (100) secondo la rivendicazione 7, in cui la logica di processo (105) comprende la ulteriore fase di inibire detto primo utente (A) dal porre domande, se il credito (C) ad esso attribuito è inferiore ad un predeterminato valore di soglia.
  9. 9. Uno strumento (100) secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui la logica di processo (105) comprende le ulteriori fasi di: - dopo aver comunicato la risposta al primo utente (A), rilevare un evento indicativo del fatto che detto primo utente (A) ha fornito un input contenente una valutazione di detta risposta, - aumentare il credito (C) attribuito al primo utente (A).
  10. 10. Uno strumento (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la logica di processo (105) comprende le fasi di: - selezionare in detto gruppo di utenti abilitati una pluralità di secondi utenti (B), - comunicare la domanda a ciascuno di detti secondi utenti (B), - ricevere da ciascuno di detti secondi utenti (B) un input contenente una risposta a detta domanda, e - comunicare a detto primo utente (A) almeno una delle risposte ricevuta da detti secondi utenti (B).
  11. 11. Uno strumento (100) secondo la rivendicazione 10, in cui detta almeno una risposta è la risposta ricevuta per prima in ordine cronologico.
  12. 12. Uno strumento (100) secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui la logica di processo (105) comprende le ulteriori fasi di: - ricevere da detto primo utente (A) un input contenente una richiesta di una ulteriore risposta, e - comunicare a detto primo utente (A) almeno una ulteriore risposta tra quelle ricevute da detti secondi utenti (B).
  13. 13. Uno strumento (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la logica di processo (105) popola il gruppo di utenti abilitati mediante le fasi di: - ricevere da un utente un input contenente una richiesta a fare parte del gruppo di utenti abilitati, - comunicare a detto utente un questionario contenente una pluralità di domande, - ricevere da detto utente le risposte a dette domande, - fornire una valutazione a ciascuna risposta, - calcolare un punteggio (R) in funzione delle valutazioni fornite, - aggiungere l’utente al gruppo di utenti abilitati se il punteggio (R) calcolato è superiore ad un predeterminato valore di soglia.
  14. 14. Uno strumento (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la logica di processo (105) prevede le ulteriori fasi di: - ricevere da un utente un input contenente una richiesta di pubblicazione su un social network uno o più dati attinenti l’attività di detto utente connessa allo strumento informatico (100), - pubblicare detti dati nella pagina personale di detto utente su detto social network.
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