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KARLOVY VARY 2023 Proxima

Recensione: Imago

di 

- Il secondo lungometraggio di Olga Chajdas tocca i temi dell'amore, del sesso, della libertà, dell'arte e della salute mentale nello stile di una canzone post-punk degli anni '80

Recensione: Imago
Lena Góra in Imago

Quando si tratta di veri outsider, il loro momento sembra non arrivare mai, anche se le stelle si allineano in modo che siano al loro apice proprio quando i tempi stanno cambiando. Una di queste outsider è l'eroina del secondo lungometraggio di Olga Chajdas, Imago [+leggi anche:
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, presentato in anteprima al concorso Proxima del 57°Karlovy Vary International Film Festival.

Ela (Lena Góra, attrice e sceneggiatrice emergente) è una giovane aspirante artista che vive nella zona di Tricity, sulla costa baltica della Polonia, nella rivoluzionaria fine degli anni Ottanta. Solidarność sta per rovesciare il governo comunista e portare il Paese verso una nuova direzione democratica, ma questo non è uno dei crucci di Ela. Incompresa dalla sua famiglia, guidata da una madre sempliciotta (la grande Bogusława Schubert, quella de La doppia vita di Veronica [+leggi anche:
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e Europa Europa), Ela cerca di ritagliarsi uno spazio nella vita attraverso l'arte e la meditazione. Le sue frequenti crisi le causano il ricovero in un ospedale psichiatrico, ma Ela soffre in realtà di un disturbo bipolare della personalità che spinge i suoi demoni interiori a tormentarla.

In questo ambiente, può contare solo sul fidanzato Tomek, che non sempre la comprende, ma è più che disposto ad assecondare la sua follia. E’ Stach, un pittore autodidatta dall'aspetto da duro, ad accendere la fiamma della passione in senso romantico, mentre la band di cui interrompe il concerto in discoteca salendo sul palco e iniziando a improvvisare i testi e a cantare accende invece la sua fiamma artistica. Dopo essersi unita alla band, Ela sta per diventare un'eroina post-punk nazionale, o almeno regionale, Malwina The Cosmic Mother, finché non si accorge di essere incinta, il che la porta a tentare di adattarsi alle leggi di un altro tipo di orrore, noto come genitorialità.

Co-sceneggiato dalla stessa Chajdas (nota soprattutto per il suo pluripremiato film del 2018 Nina [+leggi anche:
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) e dall'attrice protagonista Lena Góra, Imago racconta in realtà la storia della madre della stessa Góra, Ela, un'artista che non ha mai ottenuto il riconoscimento sperato. L'attrice ha l'ingrato compito di interpretare un personaggio così dolorosamente vicino a lei, ma ci si tuffa a capofitto, affidandosi al suo perfetto istinto per creare uno dei personaggi più memorabili del cinema d'autore degli ultimi tempi. Anche la regia di Chajdas è intuitiva ed energica, e si avvale della straordinaria fotografia di Tomasz Naumik (noto per il suo lavoro su High Life [+leggi anche:
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di Claire Denis e Mr. Jones [+leggi anche:
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di Agnieszka Holland), che cattura il cambiamento culturale della fine degli anni Ottanta, del montaggio ritmico di Pavel Hrdlička e delle appropriate musiche composte da Andrzej Smolik per ricreare l'atmosfera cupa e tenebrosa, ma ancora molto viva e pulsante, della musica post-punk.

In fin dei conti Imago è un'ottima raccolta di orrori, sia personali che sociali, nella classica struttura in tre atti. Il primo atto, che tratta del terrore di essere giovani e incompresi in un luogo grigio e senza speranza, e il terzo, che affronta l'orrore di non essere pronti a prendersi cura di un bambino, funzionano perfettamente grazie alla loro energia maniacale, mentre si avverte un rallentamento del ritmo a metà del film, quando la protagonista cerca senza successo di inserirsi come persona "normale". Tuttavia, il ritmo non è così rallentato da ostacolare seriamente il film nel suo complesso. Imago è impressionante come una killer song che si nasconde da qualche parte sul lato B di un disco di una band semi-oscura ma ancora grande degli anni Ottanta.

Imago è una coproduzione polacco-olandese-ceca di Apple Film Production, in coproduzione con Topkapi Films, Moloko Film, Canal+ Poland e House Media Company.

(Tradotto dall'inglese)

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