Il film uscito nel 2016 è di difficile classificazione perché pur essendo un thriller è fortemente drammatico e contiene notevoli risvolti di fantascienza, quale ad esempio la possibilità
di innestare un cervello umano nel corpo di un altro uomo (spunto scopiazzato malamente da Lanthimos in Povere creature) La regia è di Ariel Vromen israeliano con un ridotto
curriculum di direzione cinematografica (Danika, The Iceman, L'angelo).
Il film ruota intorno al fatto che un agente della CIA Bill Pope (Ryan Reinold) è riuscito a scoprire un complotto mondiale di un ricchissimo spagnolo Hagbardaka (Jordi Mollà)
di idee anarchiche (!?) al fine di distruggere il mondo, che vuole impadronirsi di un wormbole (spazi ipotetici spazio-temporali) che permette di aggirare i codici delle difese nucleari
mondiali creato da un fantomatico "olandese" hacker bravissimo. Pope viene ucciso portando con sé i dati del segreto. Un dirigente CIA Quacher Wells (Gary Oldman) contatta
lo scienziato Franks (Tommy Lee Jones) che sta studiando la possibilità di trapianto del cervello umano e così si decide di trapiantare il cervello di Pope, la cavia prescelta è
un bruto criminale privo di empietà e sentimenti umani Jerico Stewart (Kevin Costner). Il povero Jerico si trova il cervello di una altro lo mettono in contatto con la famiglia di Pope:
la moglie Jill (Gal Gadot) e la piccola figlia Emma. [Spoiler] Gli sviluppi della storia saranno fondati sul recupero dei ricordi di Pope che permetteranno di sventare il complotto criminale
del riccone spagnolo e sull'acquisto da parte di Jerico di sentimenti umani (compreso l'innamoramento di Jill).
Il film si appalesa costruito intorno ad un'ipotesi inverosimile, anche se si tratta di fantascienza, che viene sviluppata in modo convenzionale: il bruto (qui veramente tale) che incontrando
la bella si trasforma in un essere umano ragionevole, manca l'approfondimento psicologico, non c'é un'azione di recupero di una personalità che fa il "mea culpa" del passato, inoltre la vicenda, salvo all'inizio, è senza tensione,
la suspense finale manca perché prevedibile. Lo scienziato interpretato da un Tommy Lee Jones giù di tono, sembra un apprendista stregone a livello di Mago Merlino, che pronuncia informazioni
a casaccio, l'azione è scontata, quasi di routine e certamente non coinvolge lo spettatore; in conclusione il regista sembra indeciso tra il thriller e la storia romantica e sentimentale ma l'assemblaggio
non riesce. Oltretutto alcuni personaggi sono parodistici, va bene che la CIA si comporta spesso criminalmente, ma il povero Gary Oldman, uno dei migliori attori presenti nel cinema, è costretto
a fare il pagliaccio cattivo e confusionaro. Gal Gadot pur essendo una delle attrici più pagate, attrae per la sua prorompente fisicità, ma ha una recitazione mediocre siamo anni luce
da Emma Stone o Jennifer Lawrence tanto per fare un esempio. Quanto a Kevin Costner come attore non si discute ma qui come bruto è completamente fuori parte, riscattandosi
nella seconda parte quando diventa più umano.
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