Boroneddu
Boroneddu è un comune italiano di 143 abitanti[1] della provincia di Oristano in Sardegna. Si trova nella regione storica del Guilcer a 216 metri sul livello del mare.
Boroneddu comune | |
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(IT, SC) Boroneddu | |
Localizzazione | |
Stato | |
Regione | |
Provincia | |
Amministrazione | |
Sindaco | Angelo Serafino Mele (lista civica) dal 29-5-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 40°06′45″N 8°52′14″E |
Altitudine | 216 m s.l.m. |
Superficie | 4,59 km² |
Abitanti | 143[1] (30-11-2024) |
Densità | 31,15 ab./km² |
Comuni confinanti | Abbasanta, Ghilarza, Ardauli, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Soddì, Sorradile, Tadasuni, Ula Tirso |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09080 |
Prefisso | 0785 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095016 |
Cod. catastale | B055 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) boroneddesi (SC) boroneddesos |
Patrono | san Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaIl territorio fu abitato già in epoca nuragica, come testimoniato dalla presenza di numerosi nuraghi.
Appartenne al giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Guilcer, detta poi di Ozier Real, di cui fu capoluogo prima Abbasanta e poi Sedilo. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese, e nel 1435 venne concesso in feudo dal re di Aragona a Galcerando de Requenses. Precedentemente, nel 1416, era stato concesso con tutto il Gilciber e il territorio di Parte Barigadu a Valore de Ligia, un arborense che aveva tradito il giudice di Arborea Ugone III nel corso delle guerre tra Arborea e Aragona; tuttavia quando il De Ligia e il figlio Bernardo si recarono a prendere possesso del territorio, furono uccisi a Zuri insieme alla loro scorta dagli abitanti delle due curatorie. Nel 1537 i quattro paesi di Tadasuni, Boroneddu, Sedilo e Zuri vennero venduti da un nipote di Galcerando de Requenses ai Torresani, e nel 1566 formarono una contea confermata in feudo agli stessi Torresani. Estinta la famiglia Torresani, nel 1725 passarono al fisco regio. Nel 1737 la contea fu elevata a marchesato, concesso al canonico Francesco Solinas e successivamente ai Delitala, ai quali fu riscattato nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale.
Dal 1927 il comune fu aggregato a quello di Ghilarza, per recuperare la propria autonomia nel 1988.
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone del comune di Boroneddu sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 giugno 2009.[3]
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[4]
Etnie e minoranze straniere
modificaSecondo i dati ISTAT[5] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 2 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Marocco 2 1,23%
Lingue e dialetti
modificaLa variante del sardo parlata a Boroneddu è riconducibile alla Limba de mesania.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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10 giugno 2018 | 29 maggio 2023 | Fabrizio Miscali | Lista civica "Insieme per crescere" | Sindaco | [6] |
29 maggio 2023 | in carica | Angelo Serafino Mele | Lista civica "Rinascita Boroneddu" | Sindaco | [7] |
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Boroneddu (Oristano) D.P.R. 17.06.2009 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 19 luglio 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato l'11 gennaio 2012 (archiviato il 25 gennaio 2012).
- ^ Comunali 10/6/2018, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ Comunali 28 e 29 maggio 2023, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
Bibliografia
modifica- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
modificaWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Boroneddu
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Boroneddu
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.boroneddu.or.it.
- Boroneddu, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.