g. romagna
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mercoledì 23 dicembre 2009
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enrico v
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Laurence Olivier, celeberrimo attore teatrale più e più volte prestato al cinema (con ottimi esiti) affronta per la prima volta il ruolo di regista mettendo in scena l'Enrico V di Shakespeare. Il risultato è una fusione sopraffina di cinema e teatro, messa in atto ambientando l'inizio e il finale all'interno del Globe Theatre e tutto lo svolgimento in luoghi fisici esterni ma che non perdono mai il contatto con la dimensione teatrale: volutamente infatti le scenografie agli sconfinati spazi aperti ed alle sale di corte affiancano strutture vistosamente in cartapesta e sfondi disegnati. Il risultato è tanto ardito ed originale quanto ben riuscito. La regia è assolutamente d'autore, le interpretazioni di grande caratura ed il film, girato in technicolor, rende perfettamente onore ad ogni elemento scenografico presente, rendendoci partecipi di un'esperienza classificabile senza dubbio come grande, grandissimo cinema.
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vania
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sabato 26 febbraio 2005
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dentro e fuori dal teatro nel cinema
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Il film è realizzato durante la seconda guerra mondiale, mentre l’Inghilterra di Curchill resiste stoicamente agli attacchi della Germania nazista, la vicenda viene metaforicamente accostata al 1415, quando il regno di Enrico V sferra un attacco alla Francia per rivendicarne il trono. L’Inghilterra fa la parte del leone, l’eroismo dimostrato dal suo re e dal suo esercito è un chiaro parallelo alla dimostrata capacità di resistenza alla minaccia nazista.
La vicenda ha inizio in modo indiretto, con un dramma teatrale che ha luogo all’interno del classico Global Theatre nel 1600, fino ad arrivare direttamente dentro lo svolgersi dei fatti, per chiudere infine in modo circolare di nuovo nel teatro.
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Il film è realizzato durante la seconda guerra mondiale, mentre l’Inghilterra di Curchill resiste stoicamente agli attacchi della Germania nazista, la vicenda viene metaforicamente accostata al 1415, quando il regno di Enrico V sferra un attacco alla Francia per rivendicarne il trono. L’Inghilterra fa la parte del leone, l’eroismo dimostrato dal suo re e dal suo esercito è un chiaro parallelo alla dimostrata capacità di resistenza alla minaccia nazista.
La vicenda ha inizio in modo indiretto, con un dramma teatrale che ha luogo all’interno del classico Global Theatre nel 1600, fino ad arrivare direttamente dentro lo svolgersi dei fatti, per chiudere infine in modo circolare di nuovo nel teatro.
Potente il meccanismo di narrazione che porta lo spettatore dall’interno del teatro shakespeariano, fin dentro la scena aperta dei campi di battaglia, magistrali le scenografie che evocano gli affreschi di battaglie di Paolo Uccello, ricchi e sontuosi i costumi.
E’ un film dichiaratamente autoreferenziale, ma che sa mettere generosamente e sapientemente in mostra tutte le potenzialità dell’industria cinematografica inglese.
Siamo di fronte ad un lavoro estremamente ambizioso in ogni suo aspetto: sceneggiatura, struttura narrativa, scenografie, costumi, ma ben riuscito sebbene talvolta, risulti piuttosto macchinoso nella fase di montaggio.
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