Anno | 2024 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Slovenia, Svizzera, Paesi Bassi |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Jan-Willem van Ewijk |
Attori | Reinout Scholten van Aschat, Gijs Scholten van Aschat, Kaija Ledergerber . |
Tag | Da vedere 2024 |
MYmonetro | 3,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 luglio 2024
Un padre e un figlio si ritrovano a combattere per la sopravvivenza tra natura.
CONSIGLIATO SÌ
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L'olandese Rein lavora come insegnante di snowboard in un resort sciistico sulle Alpi svizzere, dove viene raggiunto in visita dal padre Gijs, che non molto tempo prima ha perso la moglie e madre di suo figlio. L'arrivo dell'uomo, di indole irruenta e spesso inopportuna, turba la vita tranquilla che Rein si sta costruendo, soprattutto agli occhi della ragazza con cui sta iniziando una relazione. Gijs si unisce ai due e a un gruppo di amici per un'escursione sulla neve, durante la quale le differenze caratteriali e le difficili esperienze passate metteranno in conflitto padre e figlio. Autore di due nuovi film a breve distanza l'uno dall'altro, l'olandese ex-investment banker Jan-Willem van Ewijk sta recuperando terreno dopo le prime regie di Nu e Atlantic, l'ultimo dei quali risale al 2014.
Alpha. ne segna il ritorno con un thriller psicologico asciutto ed essenziale, in cui la dimensione intima di un rapporto tra padre e figlio si specchia nell'imponente cornice di una natura tanto pericolosa quanto impassibile.
Protagonisti sono - con nomi e parentela che vengono dalla vita vera - Reinout Scholten van Aschat e Gijs Scholten van Aschat, i quali nella prima metà di film calibrano alla perfezione il ritratto caratteriale di un papà dalla personalità ingombrante e di un figlio che ha imparato molto tempo fa a difendersene con il riserbo. Manesco, ficcanaso, cascamorto e anche un po' razzista con la ragazza del figlio, Gijs è uno di quegli individui che vanno gestiti più che frequentati, e che con il fare istrionico dell'attore sanno spostare il centro gravitazionale di un gruppo per poi necessariamente esasperarlo. Il cinema di van Ewijk ha già vissuto di una mancanza di figure materne e di una presenza del contesto naturale e sportivo, e qui trova la sua forma forse più compiuta con una pressione che monta attorno ai personaggi proprio mentre lo sfondo spettacolare delle montagne innevate si apre alle loro spalle. Il valore tecnico dell'immagine è superbo, grazie a un formato squadrato, alla fotografia immacolata e al sottile lavoro sul sonoro e sulla quiete. Corpi e paesaggi si legano in una danza, si alternano nello schiacciarsi e nell'aprirsi, nel dare claustrofobia e vertigine, producendo una sinergia semiotica ed emotiva di alto livello.
Nello spazio in cui la supremazia si tramuta in sopravvivenza, van Ewijk mette in scena un dibattito sulla mascolinità molto pratico e poco teorico, all'apparenza consapevole della sua stessa assurdità (come del resto sono sempre state assurde le teorie sulle personalità alfa) e pronto a seppellirla sotto una valanga di neve che, inevitabilmente, ha l'ultima parola.
L’olandese Rein lavora sulle Alpi svizzere, dove viene raggiunto in visita dal padre Gijs. Le differenze caratteriali e le difficili esperienze passate metteranno in conflitto padre e figlio.
Un thriller psicologico asciutto ed essenziale, in cui la dimensione intima di un rapporto tra padre e figlio si specchia nell’imponente cornice di una natura tanto pericolosa quanto impassibile.
Il valore tecnico dell’immagine è superbo, grazie a un formato squadrato, alla fotografia immacolata e al sottile lavoro sul sonoro e sulla quiete. Corpi e paesaggi si legano in una danza, si alternano nello schiacciarsi e nell’aprirsi, nel dare claustrofobia e vertigine, producendo una sinergia semiotica ed emotiva di alto livello.
Dopo la morte della madre, l'introverso Rein cerca un rifugio al suo dolore tra le Alpi svizzere, ma la quiete apparente viene scossa dall'arrivo dell'istrionico papà vedovo Gijs, che invade il suo territorio, come a volerlo marcare, ingaggiando con il figlio una tesissima lotta per il dominio, una gara tossica che degenera durante un'escursione sugli sci.
Terzo lungometraggio per Jan-Willem van Ewijk, (ne ha un quarto in post produzione), Alpha. è un thriller psicologico di altissima tensione. Il regista olandese concentra lo sguardo sul mondo maschile e sugli antagonismi che nascono per affermare la personalità. Il campo si stringe e diventa scarnificante quando a scontrarsi sono padre e figlio: Gijs e Rein (tali anche nella vita reale, gli attori [...] Vai alla recensione »
Dopo la scomparsa della madre, Rein (Reinout Scholten van Aschat) si trasferisce dall'Olanda in un piccolo villaggio sulle Alpi per vivere in mezzo alla natura, meditare e insegnare snowboard. La sua bolla idilliaca fatta di ordinarie consuetudini e soprattutto di ricercata solitudine scoppia quando il padre dominante Gijs (Gijs Scholten van Aschat) viene a fargli visita, riaprendo, così, la ferita [...] Vai alla recensione »