Blade Runner è una squadra speciale costituita per i eliminatori, ritirare dal mercato del pianeta i replicanti modello Nexus 6.
Da questa premessa ,apparentemente banale, prende invece corpo invece uno dei film di fantascienza più affascinanti ,intensi e poetici mai girati , una pellicola densa di implicazioni di sicura attualità.
Ray Kurzweil, eclettico scienziato e ed analista di futurologia disse di Blade Runner:”l’attualità del film è impressionante, viene rappresentato con realismo l’aspetto esistenziale di problematiche che diverranno parte del nostro futuro ed imminente con una profondità degna di un capolavoro divinamente ispirato“
Blade Runerr di Ridley Scott’,1982, ebbi occasione di vederlo in circostanze speciali durante la mia luna di miele a Parigi in Inglese e sottotitoli in francese .
Noi , allora, ragazzi innamorati, rimanemmo folgorati dal film percependone subito l’intrinseca forza,la liricità, il forte substrato esistenziale,l’intensità sociologica , la lacerazione di un dramma, la storia di un amore che trascende lo spartiacque fra umano e non e ridipinge il sentimento che regge l’universo come condivisibile fra chiunque abbia la scintilla divina di sentire l’afflato esistenziale di essere e percepire .
Questo mondo messo in scena è quello di replicanti , macchine o ,se vogliamo robots,che hanno raggiunto una perfezione che intimorisce l’uomo: l’epoca rappresentata non è quella “transumanista” e biotech di Ray Kurzweil nel libro trasognato ed ottimistico di “ the Singularity”;non è il mondo di Hal di “2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick dove l’intelligenza artificiale non ha sembianze umane e compete solo per la supremazia dell’intelletto e del potere………….siamo oltre , siamo in una realtà dove la macchina ,se vogliamo, fa paura all’uomo solo per il fattoNexus 6 è come l’uomo , meglio di lui e pretende una sua dignità di essere e non una vita a termine ;l’uomo sembra impreparato a sostenere un confronto alla pari “con il suo prodotto” specialmentequando si accorge che questa “sua creatura” ha aspettative esistenziale simili alle sue.
Ridley Scott con Blede Runner, grande opere d fantascienza , dipinge un mondo futuribile con tonalità apocalittiche , un mondo apparentemente in crisi energetica ed ambientale dove la commistione delle razze ha determinato il sopravvento di quella asiatica, un mondo dove piove sempre, sovrappopolata, decadente con un uomo succube , silente privo di guizzi energetici,;questo uomo rappresentato dal regista sembra diventato arido, soffocato dalla tecnologia , dal businnes,appare incapace di sentire con cuore appassito senza forza di espansione vitale.
I replicanti” Nexus 6” sostituiscono l’uomo in tutte le funzioni sociali più dure ed ardite ma sono sprovviste di una dignità sociale, perché per l’uomo debole e decadente ,restano solo macchine e “questi balbettii esistenziali manifestati sono solo errori di programmazione “.
Il finale del film rappresentato ,nell’intento della regia , non sarebbe stato a lieto fine , ma motivazione di produzione e di commercializzazione hanno voluto che Rachael e Dechard potessero avere insieme un futuro d’amore senza limiti di tempo e con una prospettiva di una esistenza ricca dell’incertezza umana che non sa mai quando arriva la” fine corsa .“
Resta negli occhi un film capolavoro della cinematografia fantascientifica, riferimento per tanti altri lungometraggi , ma con un fascino speciale non riproducibile con eguale potenza scenica
Concludo con alcune frasi celebri del film :
(Richard Dechard)..”io non so perché mi salvò la vita forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l’avesse mai amata ,la vita di chiunque , anche la mia.”
Tutto ciò che volevano erano le stesse risposte che noi tutti vogliamo: da dove vengo ?Quanto mi resta ancora?Non ho potuto fare altro che restare a guardarlo morire”
Rachael : “io non sono nel businnes sono il business……….ricordo lezioni di piano, no so se ero io o la nipote di altri.”
“(Dechard)....”.l' avevano lasciata vivere per quattro anni ma Rachael era speciale , non aveva una data di termine no sapevamo quanto saremmo rimasti insieme ma del resto chi lo sa?”
.capolavoro
weach illuminati
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